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Cantieri ancora fermi al Forte San Felice Si attende il concordato

Lavori bloccati dopo i problemi delle ditte legate al Cvn Armelao: «Avanti con le indagini sulla blockhaus austriaca»

Elisabetta B. Anzoletti
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A marzo un sopralluogo ai cantieri aperti, ma sospesi, del Forte San Felice, mentre si stanno già realizzando le indagini per avviare il recupero anche della blockhaus austriaca e della polveriera. Pochi giorni fa è tornato a riunirsi il tavolo tecnico istituito per dar seguito al protocollo d’intesa siglato esattamente quattro anni fa (18 gennaio 2018) in municipio per la smilitarizzazione, il recupero e la valorizzazione del Forte. Era previsto anche un sopralluogo, ma è stato rinviato a marzo. La riunione, a cui hanno preso parte tutti gli enti coinvolti (ministero della Difesa, ministero delle Infrastrutture, ministero dei Beni Culturali, Demanio, Provveditorato alle opere pubbliche, Regione, Comune, Difesa spa, Soprintendenza, Istituto dei castelli), ha ribadito la necessità di riprendere i lavori, legati però alla risoluzione dei problemi di liquidità del Consorzio Venezia Nuova, da cui dipendono le ditte appaltate.

«Nell’anniversario della firma del protocollo era doveroso fare il punto sul recupero», spiega il presidente del comitato del Forte Erminio Boscolo Bibi, «Da quel momento il processo è andato avanti, seppur con difficoltà e lentezza. Un cantiere per il restauro del portale monumentale del Tirali e i percorsi di visita sui bastioni è già ben avviato, pur se ora i lavori sono sospesi. Si stanno predisponendo altri progetti con indagini e sondaggi in corso. Noi continueremo a chiedere e a vigilare, con molta pazienza e tanta perseveranza, finché il Forte non sarà davvero patrimonio di tutti».

I primi lavori, finanziati con sette milioni di euro stanziati come opere compensative al Mose, si sono interrotti in autunno quando le ditte hanno avuto problemi di liquidità consequenziali a quelli del Consorzio. Per ripartire con i lavori si attendono gli effetti del concordato. Nel frattempo il 13 gennaio è tornato a riunirsi, dopo mesi, il tavolo tecnico. «Ci siamo ritrovati in videoconferenza con tutti gli enti coinvolti nel progetto per dar corso al protocollo», spiega il sindaco Mauro Armelao, «I cantieri sono al momento sospesi, ma a metà marzo ci aggiorneremo in attesa della risoluzione delle problematiche del Consorzio e programmeremo un sopralluogo che ora non è stato possibile organizzare. Nel frattempo stanno procedendo i passaggi burocratici che interessano il Demanio e stanno andando avanti le indagini archeologiche sulla blockhaus austriaca e la polveriera per avviare specifici interventi di recupero. La collaborazione istituzionale va avanti, come l’impegno dell’amministrazione comunale per valorizzare l’area perché diventi finalmente patrimonio di tutti». —

Elisabetta B. Anzoletti

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