DOLO. C’è un nesso casuale tra la somministrazione di un antibiotico al quale era dichiaratamente allergico e la morte di Decio Baldini, avvenuta l’8 gennaio del 2020 all’ospedale di Dolo, dov’era stato ricoverato lamentando una difficoltà a respirare e dichiarando l’allergia? Le prestazioni sanitarie alle quali è stato sottoposto sono state adeguate o inadempienti? E - ancora - quanto a lungo l’uomo ha sofferto, coscientemente, prima di morire?
È quanto dovranno stabilire tre i consulenti medico legali Claudio Tantucci, Sarah Nalin, Mattia Barbareschi, incaricati dal giudice civile Roberto Simone di chiarire i contorni medici di una vicenda che vede la famiglia dell’uomo (la vedova e i figli, rappresentati dall’avvocato Federico Veneri) impegnata in una causa di risarcimento danni, in contrapposizione all’Usl 3...