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«Investimenti nell’automotive per evitare le delocalizzazioni»

L’appello di Landini, segretario Cgil: «Serve una politica industriale seria» Lunedì incontro in videoconferenza in Regione: via alla trattativa con Ronal

Alessandro Ragazzo
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SANTA MARIA DI SALA

«Le delocalizzazioni non si combattono caso per caso. In Italia serve una politica industriale, che sia in grado di costruire pure quelle filiere produttive per far rimanere qui le nuove produzioni da realizzare per i futuri modelli di auto e mobilità. Altrimenti si rischia che siano portate via». Lo ha detto ieri il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, a margine dell’assemblea sindacale che si è tenuta a Mestre. Non si poteva non affrontare anche la questione Speedline, considerata la vasta eco a livello nazionale. In attesa della prima riunione convocata lunedì dalla Regione per iniziare la trattativa vera e propria con Ronal dopo la rinuncia al chiudere la fabbrica di cerchi in lega per portare l’attività in Polonia e Germania, annunciata al Mise. Intanto le Rsu Fim Cisl e Fiom Cgil di Speedline ringraziano Jesusleny Gomes, che giovedì ha fatto tappa in via Salgari poco prima di chiudere il suo raid automobilistico “Il fuoco dell’amicizia”.

LANDINI

Sul problema dei grossi gruppi che preferiscono portare in altri paesi la produzione e che interessa pure Speedline, Landini non gira troppo attorno. «Il decreto sulle delocalizzazioni» osserva «non è ancora stato discusso. Quello che sta accadendo, non è solo dire alle multinazionali di essere più gentili quando decidono di chiudere ma evitare che questo avvenga».

Landini chiede investimenti per il settore e per le imprese dove si fa altrove. «In altri Paesi» continua «i governi intervengono. In Germania, lo Stato è dentro ai consigli d’amministrazione di quelle aziende. Questo è un pezzo di politica industriale che non si sta facendo. Piuttosto s’impieghino bene le risorse in arrivo».

REGIONE

Lunedì alle 11 è confermata la riunione in videoconferenza convocata da Palazzo Balbi. Di fatto, partirà quel tavolo tecnico emerso nella riunione al Ministero di venerdì 7 gennaio e s’inizierà a porre le basi per la trattativa vera e propria. Sarà impostato il lavoro e si redigerà quel calendario d’incontri che arrivino a “disegnare” la Speedline del futuro. Un’azienda sostenibile, viste le perdite mensili di un milione di euro come ha fatto sapere Ronal, e salvaguardare l’occupazione: a oggi sono 605. I sindacati sanno bene che lo stabilimento del futuro non sarà come quello visto sinora ma la salvaguardia del lavoro sarà primaria. E da qui si partirà per trovare un accordo.

GOMES

Dopo la visita di solidarietà della donna avvenuta l’altro ieri pomeriggio, la Rsu ha inviato alla donna una lettera di ringraziamento. «Il tuo passaggio» si legge «è per noi un grande regalo, perché ci dà la forza di combattere e di credere che un futuro diverso sia possibile anche per noi». —

Alessandro Ragazzo

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