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Abbandono dei rifiuti tra San Donà e Cavallino. Veritas si sveglia: multate 338 persone

Gli ispettori hanno eseguito 2.611 controlli nel 2021. Marin (Leidaa): «Ma i tempi di ritiro da parte dei rifiuti ingombranti dell’azienda sono troppo lunghi lunghi, così non va bene»

Giovanni Cagnassi
1 minuto di lettura

SAN DONA’. Abbandono rifiuti, Veritas fornisce i dati dei controlli nel territorio. Ma gli ambientalisti continuano a denunciare situazioni al limite in città dove vengono lasciati mobili vecchi e ogni tipo di oggetto che ingombra strade e marciapiedi. I dati per il territorio di San Donà, Noventa e Cavallino Treporti attestano controlli e sanzioni severe ai trasgressori.

Nel 2021 gli ispettori ambientali di Veritas hanno effettuato 2.611 controlli contro l’abbandono di rifiuti e ingombranti e per il corretto conferimento nel Comune di San Donà, 2.241 a Cavallino-Treporti e 459 a Noventa, in quest’ultimo caso dal 22 luglio 2021, quando è partito il servizio. Le ispezioni hanno sortito 194 contravvenzioni a San Donà, 123 a Cavallino-Treporti e 21 a Noventa.

Gli ispettori di Veritas hanno inoltre dato precise informazioni su come differenziare correttamente a 29 cittadini di San Donà, 19 di Cavallino-Treporti e 11 di Noventa. E, in accordo con gli uffici amministrativi di Veritas, hanno eseguito, nel 2021, 134 verifiche sul corretto pagamento della Tari a Cavallino-Treporti e 30 a Noventa, 209 relativi alla Tarip a San Donà.

I costi per i mancati pagamenti sono stati oggetto di accese polemiche a San Donà perché venivano poi sostenuti da tutti i cittadini rispettosi dei pagamenti Tari. Molti hanno notato gli ispettori effettuare controlli e verifiche in questi mesi. I rifiuti ingombranti, nonostante tutto, continuano a essere abbandonati vicino ai cassonetti.

«Il problema è ormai all’ordine del giorno in tutta la città», dice Andrea Marin della Leidaa, lega italiana difesa animali e ambiente, «situazioni di degrado con discariche di rifiuti a cielo aperto, senza nessun rispetto delle regole. Materiale che si dovrebbe portare all’ecocentro, o chiamando il numero verde di Veritas per il ritiro gratuito a domicilio».

«Ci risulta però che i tempi dei ritiri siano lunghissimi. Mi riferiscono che hanno dovuto aspettare anche più di un mese e questo non è concepibile per chi non ha uno spazio dove depositare il materiale superfluo».

«Portiamo avanti questa battaglia contro chi non rispetta le regole, che con il suo comportamento va ad aumentare i costi sulla collettività che paga le tasse, per il recupero e lo smaltimento di questi rifiuti. Ci vuole tolleranza zero».

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