Appello ai parlamentari «Aiutate il comitato no gpl»
L’invito ai consiglieri comunali viene esteso ai colleghi regionali e agli eletti a Roma I diretti interessati: «Mai pervenuta alcuna richiesta ufficiale, pronti a collaborare»
Elisabetta B. Anzoletti
CHIOGGIA
Il comitato No Gpl bussa anche ai portafogli dei consiglieri regionali e dei parlamentari veneziani. Dopo l’appello rivolto nei giorni scorsi ai consiglieri comunali perché devolvano un gettone di presenza al comitato per le spese legali, l’invito ora viene esteso. La richiesta per gli amministratori comunali è stata formalizzata in una lettera del 5 gennaio in cui il presidente del comitato Mario Gianni rivolgendosi a sindaco, assessori e consiglieri chiede di «contribuire alla battaglia legale che il comitato sta portando avanti da anni e che proprio in questi giorni ha portato a grandi risultati per la città».
Nella lettera si parla genericamente “gettone di presenza” e si indica l’Iban per donare; chiaro però che è una cifra simbolica e che qualsiasi importo risulterà gradito. Ora il comitato alza la posta e rivolge lo stesso appello anche ai rappresentanti a livello regionale e nazionale perché «c’è bisogno del sostegno di tutti e a tutti andrà il nostro grazie».
Al momento la richiesta non ha sortito grandi entusiasmi. Qualcuno si trincera dietro la formalità che ancora non ha ricevuto una lettera di richiesta dal comitato e che attende comunicazioni, prima di procedere, qualcuno altro specifica di aver già contributo. Messi alle “strette” comunque tutti confermano di essere disponibili a contribuire anche concretamente alla causa.
«Quando vedrò la richiesta, ne parleremo», spiega il consigliere comunale e regionale della Lega, Marco Dolfin, «dopodiché farò la mia parte come tutti gli altri».
«Forse mi sono persa un passaggio, ma ci sono ancora spese legali?», si chiede la consigliere regionale M5S, Erika Baldin, «Avevo contribuito anche qualche anno fa perché era per una giusta causa e per il bene della città. Oggi il problema dei soldi non c’è perché li ha messi il ministero».
«Pur continuando a considerare il loro modus operandi scorretto e politicizzato», sostiene il consigliere comunale e regionale del Pd, Jonatan Montanariello, «e non avendo al momento ricevuto nessuna richiesta, quando arriverà mi riservo di valutare considerando anche il peso delle loro azioni».
«I deputati non hanno gettoni di presenza», specifica l’onorevole dem Nicola Pellicani, «sulla vicenda del gpl mi sono sempre speso. In primis cerco di aiutare nel mio ruolo in Parlamento, se poi ci sarà un appello di altro tipo, contribuirò da cittadino qualsiasi».
Pellicani era stato autore a settembre di un’interrogazione urgente per chiedere il rapido insediamento della commissione interministeriale (Mise, Mit, Mef) per arrivare alla quantificazione dell’indennizzo per impegnare entro l’anno le risorse stanziate a corredo del Decreto Agosto che ha vietato la messa in esercizio dell’impianto gpl in un sito Unesco. —
Elisabetta B. Anzoletti
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