Mattarella, Presidente amico di Venezia «Ma ora al Quirinale serve Mario Draghi»
Il nuovo partito “Coraggio Italia”, il ringraziamento a Brunetta ma anche a Franco, Cartabia e Franceschini. Con Zaia c’è «concordia»
Alberto Vitucci
LA POLITICA
«Il presidente Mattarella è stato un vero amico per la nostra città e lo ringrazio con tutto il cuore. Adesso è il momento di eleggere Mario Draghi al Quirinale. È perfetto per quell’incarico, una garanzia verso i mercati esteri e l’economia europea. E l’Italia potrà così continuare la sua crescita».
È più di un endorsement quello lanciato ieri dal sindaco Luigi Brugnaro all’indirizzo di Supermario. Un vero programma che nei prossimi giorni diventerà operativo per appoggiare la scelta dell’attuale premier a Presidente della Repubblica. Anche con il gruppo del nuovo partito “Coraggio Italia”, fondato da Brugnaro e Toti.
Credibilità, serietà. E la capacità di coalizzare anche forze politiche diverse. Perché Draghi? «Lui ha detto che il governo dovrà restare in carica fino al 2023. Con Draghi al Colle sarebbe una garanzia in più di poter fare le cose per il bene del Paese». Secondo punto, i voti. «Da parte mia», continua Brugnaro, «sono sempre stato un sostenitore convinto della riforma. Tra i pochi a votare a favore del referendum promosso sei anni fa da Matteo Renzi. È finita così perché Matteo allora si era intestardito a farne una battaglia personale. Ma la strada era quella giusta».
Brugnaro non dimentica nel suo discorso di fine anno di ringraziare più volte il presidente attuale, Sergio Mattarella. Numerosi gli incontri tra i due al Quirinale. E il Capo dello Stato è venuto più volte in laguna, non soltanto per le occasioni ufficiali. «Lo invito a tornare presto a Venezia», dice il sindaco, «lui è stato un vero amico, ci ha aiutato a rifinanziare la Legge speciale, ha riportato Venezia al centro dell’attenzione politica. Grazie presidente».
Draghi al Quirinale. E al governo? Brugnaro non nasconde la sua simpatia per Renato Brunetta, ministro delle Riforme di Forza Italia, negli ultimi tempi molto più incline al dialogo e attento alle questioni veneziane. Potrebbe essere proprio lui, in quanto ministro “anziano” a reggere il governo in attesa della nomina del successore da parte dello stesso Draghi. Non è un caso che Brunetta sia stato ieri in cima alla lista dei ringraziamenti. «Ci è stato sempre vicino», scandisce Brugnaro, «anche sulla questione delle grandi navi. Se il governo Conte avesse fatto subito quel provvedimento non avremmo saltato una stagione e gli approdi di Marghera sarebbero pronti». Brunetta è anche in pole position per dirigere la nuova Fondazione “Venezia capitale della sostenibilità”.
La giunta ha approvato ieri mattina la delibera, come la Regione di Luca Zaia con cui Brugnaro ha ritenuto di ricordare la “grande concordia” nelle politiche sul pandemia e sull’economia. Insieme a Comune e Regione fanno parte del comitato fondatore anche il governo, le Università veneziane, il Conservatorio e la Fondazione Cini, privati come Eni, Enel Generali, Unindustria, Snam. La sede della nuova Fondazione sarà proprio in Piazza San Marco, nelle Procuratie Vecchie restaurate.
Nella lista dei “grazie” non casuali pronunciati nel discorso di ieri compare anche il ministro dell’Economia Daniele Franco. Non a caso un altro papabile alla carica di premier del dopo Draghi. «Lo ringrazio perché ha scelto la nostra città per il vertice del G20 dell’Economia», dice Brugnaro. Poi Marta Cartabia, ministra Guardasiglli. Il suo merito, agli occhi del sindaco, è intanto quello di aver portato a Venezia il vertice dei ministri della Giustizia.
C’è anche Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, che si sta occupando della soluzione del caso di Marco Zennaro, imprenditore veneziano prigioniero in Sudan da molti mesi. Infine il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini. «Grazie a lui», dice Brugnaro, «a Venezia sono arrivati 170 milioni per i restauri dell’Arsenale. Il Comune ci guadagna, avremo altre due Tese. E riapriremo al transito dei mezzi pubblici anche il rio delle Galeazze, con risparmio di tempo e di carburanti per l’Actv». —
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