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dolo: dopo la denuncia

Centro migranti a villa Spica «Numero delle ospiti ridotto»

L’annuncio del sindaco: saranno ricollocate o otterranno il permesso di soggiorno La dimora potrà avere destinazione turistica o ricettiva. La Prefettura monitora

Alessandro Abbadir
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DOLO

«Villa Spica diventerà una realtà visitabile dai turisti o una struttura ricettiva-alberghiera. Non ci sarà più posto, dopo questa esperienza, per un centro di accoglienza dei migranti che già dal prossimo anno di fatto dimezzerà il numero degli ospiti». Ad annunciarlo è il sindaco Gianluigi Naletto dopo che nelle scorse settimane le condizioni in cui versano le ospiti della villa sono salite alle cronache. Nel centro di accoglienza straordinaria per immigrati (Cas) sono ospitate 50 donne (quando ne sono previste al massimo 32) e 10 bambini in condizioni precarie. «L’area di villa Spica nei piani di questa amministrazione», dice Naletto, «sarà radicalmente modificata. Accanto alla villa è previsto il recupero della zona del deposito dei pullman Actv che sarà portato a ridosso della bretella est (accanto al quale si troverà anche la caserma dei pompieri che potrà essere trasferita da Mira, ndr)».

«Quest’area», aggiunge Naletto, «sarà completamente messa a nuovo con zone residenziali e direzionali. Arriveranno quindi uffici, negozi e case. Per questo motivo la villa, oggi di proprietà di un privato, realizzata a partire dal Seicento da famiglie patrizie veneziane, non potrà più avere la destinazione attuale: una volta che il centro per immigrati sarà svuotato, questa esperienza verrà archiviata e non potrà più essere ripetuta lì».

La destinazione della villa per Naletto non potrà che essere residenziale-turistica o di tipo ricettivo, cioè un ristorante o un albergo. Intanto però il Comune di Dolo ha chiesto alla Prefettura di Venezia di monitorare con attenzione la situazione delle migranti. Si tratta di un quadro che la stessa Prefettura nelle scorse settimane ha definito problematico dopo le segnalazioni nel corso del tempo di prostituzione fra le ospiti fatte anche dai residenti, oltre che di condizioni igieniche precarie. «Il prossimo anno», conclude Naletto, «si dovrebbe arrivare a ridurre in modo drastico il numero delle ospiti grazie al loro ricollocamento e al fatto che diverse di loro potranno fruire di permessi di soggiorno. Se tutto andrà in questa direzione, il numero dovrebbe essere dimezzato». Sulla vicenda, il Comune di Dolo darà chiarimenti anche in consiglio comunale dopo che è arrivata una interrogazione del consigliere di opposizione della lista centrodestra “Dolo Futura” Fabio Dei Rossi. —

Alessandro Abbadir

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