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Polo Amazon al casello di Meolo-Roncade, nuovo round della conferenza dei servizi. Giovedì si è tenuto l'incontro per acquisire le autorizzazioni sul progetto definitivo presentato da Amazon Logistica e dalle ditte incaricate Faresi e Techbau. Sono stati presentati i pareri dei vari enti coinvolti. Alcuni sono stati favorevoli, altri hanno dettato delle prescrizioni per il via libera. Lo stesso Comune di Roncade ha posto, come condizione per l’accoglimento, una revisione del progetto da un punto di vista architettonico per realizzare un edificio di maggior qualità e minor impatto visivo, soprattutto in altezza. Roncade ha chiesto di inserire nella viabilità il collegamento tra la ciclabile già proposta nel progetto e la zona produttiva in fase di realizzazione a nord del casello. Inoltre il contributo dovuto da Amazon come perequazione al Comune di Roncade è stato ricalcolato in 5 milioni e 220 mila euro.

«E i costi a carico di chi sono? Dei Comuni limitrofi, ovvero Meolo?», si chiede il consigliere comunale del centrosinistra Giampiero Piovesan (Uniti per Meolo) «Almeno il Comune di Meolo si attivasse per pianificare una risposta alla possibile domanda di residenzialità da parte dei lavoratori Amazon, visto che siamo il centro più vicino a questo nuovo insediamento. Meolo a oggi non riesce ad offrire soluzioni abitative adeguate. Se non c’è offerta, difficilmente arriverà la domanda. Rimangono irrisolti i nodi di una viabilità che penalizza la nostra zona industriale e che con questo nuovo insediamento rischia di peggiorare. Senza contare la Via del Mare, vera pietra tombale per Meolo».

La conferenza dei servizi non si è conclusa, ci vorranno ancora mesi per la seduta decisoria. Si attende il deposito del rapporto ambientale e della sintesi non tecnica, che deriveranno dalla procedura di Valutazione d’impatto ambientale che i proponenti hanno avviato in Regione e su cui anche gli altri Comuni, compreso Meolo, hanno espresso osservazioni. —

GIOVANNI MONFORTE