Un libro a fumetti per sostenere i cani anti-diabete
Gli autori del testo sono una ragazza di 24 anni e un bambino di dieci L’iniziativa all’interno del Progetto Serena
Rosario Padovano
cinto caomaggiore
Scrivono un libro a fumetti per bambini le cui vendite finanzieranno la “formazione” dei cani che riconoscono il diabete nelle persone, e che fanno parte del Progetto Serena con sede al centro Montessori di Settimo. È la storia di una 24 enne e di un bambino di 10 anni, rispettivamente Amelia Never, nome d'arte di Marta Forte, e di Emanuele Zollo. Il libro, edito da Visystem di Portogruaro, è un fumetto dal titolo “Quell'impiccione del cane Mattia, in cucina”, ed è composto da 40 sketch divertenti e leggibili, commentati da altrettante tavole a fumetti. Il volume si torva nelle diverse librerie di Portogruaro e dintorni.
Amelia Never si è diplomata in arti figurative e ha frequentato il corso professionale di fumettista alla Scuola Internazionale Comics. Ha partecipato a vari concorsi e collaborato con il magazine Portogruaro.Net. Emanuele è un bambino appassionato di musica e ama approfondire materie scientifiche.
Il Progetto Serena è una onlus la cui presidente si chiama Sara Calgaro, non è nuovo nel panorama del Veneto Orientale, ma lavora soprattutto a livello nazionale.
«Prepariamo i “cani allerta”, cioè quei cani che abbaiano o fanno capire che qualcosa non va nel paziente diabetico» spiega Calgaro «Sono in tutto 170 i cani da noi seguiti, animali che restano nelle abitazioni dei proprietari e che sono finemente addestrati per riconoscere la variazione dei livelli di glicemia nelle persone diabetiche».
Attraverso il sudore il cane capisce quando c'è un calo glicemico e quando invece c'è un aumento della glicemia nelle persone che si sottopongono a cure contro il diabete. Il cane percepisce queste disfunzioni anche attraverso alcuni tic delle persone interessate e dall'alterazione della voce. Alcuni di questi cani stanno seguendo, in questi giorni, una sperimentazione nel riconoscimento di persone positive al Covid, anche qui attraverso il sudore. Al momento la percentuale di errore è pari a zero. Il Progetto Serena si sovvenziona attraverso uno sponsor e donazioni. —
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