Mestre, dopo la spedizione punitiva il bar di via Gozzi dovrà chiudere ogni notte
La decisione del sindaco che vieta l’apertura tra mezzanotte e le sei dopo i numerosi episodi di violenza all’interno del locale
f.fur.
MESTRE. Risse scoppiate per apprezzamenti eccessivi ad una donna seduta al bancone, un cliente sfregiato al polpaccio con un bicchiere rotto e usato come un’arma. Perfino una resa dei conti con una spedizione punitiva in cui un gruppo di rumeni è stato affrontato da un altro gruppo di uomini dell’Europa dell’Est.
Per non parlare di altri episodi di oltraggio a pubblico ufficiale, rifiuto di generalità, ubriachezza molesta, bottiglie infrante, abuso di bevande alcoliche, e minacce con coltello.
Era, soprattutto nelle ore notturne, un luogo piuttosto turbolento il Venice Bar&Food di via Gozzi 55.
Per questo nei confronti del locale, dopo l’istruttoria fatta dal nucleo di sicurezza urbana della Polizia locale, è scattata un’ordinanza sindacale, firmata dal sindaco Luigi Brugnaro, che ha disposto la chiusura nel bar nelle ore notturne.
In particolare il provvedimento, notificato ieri mattina dagli agenti della polizia locale e dai carabinieri di Mestre al proprietario, dispone la chiusura del locale, per i prossimi tre mesi, dalla mezzanotte alle sei.
Il bar resta comunque sotto controllo e, se dovessero verificarsi altri episodi anche nelle ore diurne di apertura, il provvedimento potrebbe diventare molto più stringente. Il titolare lo sa e per questo dovrà cercare di rigare dritto. Il bar è gestito da un cittadino bengalese che, quando si sono verificate le aggressioni e i pestaggi, solo per gli episodi più gravi, quando cioè si sentiva in pericolo, aveva avvisato le forze di polizia.
Tirano un sospiro di sollievo anche i residenti di via Gozzi – strada di collegamento tra via Cappuccina e Corso del Popolo – ai quali la fama del locale è nota da tempo.
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