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Il patriarca Moraglia «Sono preoccupato»

Giovanni Cagnassi
1 minuto di lettura

JESOLO

Dal lido di Jesolo un pensiero profondo del Patriarca Moraglia alla crisi del lavoro e la pandemia. Un chiaro riferimento anche alla sorte della “Speedline” di Santa Maria di Sala sulla quale Moraglia ha messo in guardia da atteggiamenti non giustificati in merito alla crisi.

Il patriarca, in visita al presepe di Sabbia allestito in piazza Trieste, la famosa Sand Nativity che è arrivata fino in Vaticano, ha affrontato il problema della pandemia e il pregevole impegno di chi è in prima linea a combattere il virus e poi ha toccato anche i temi economici e sociali con riferimenti anche precisi dopo le domande che gli sono state poste.

«Sono molto preoccupato» ha detto Moraglia, «perché se si parla di redditi familiari si parla della serenità delle persone, di anziani, bambini e genitori che non riescono più provvedere a ciò che è fondamentale per vivere».

«Dobbiamo far sentire la nostra voce», ha sottolineato, «mettendo in evidenza questo disagio sociale per costruire un futuro diverso da questo momento di sofferenza su cui non vorrei ci fossero anche atteggiamenti non giustificati fino in fondo dal punto di vista della dichiarazione di crisi».

Parole sagge e forti che, oltre al caso Speedline, possono valere anche per tutte quelle aziende che rischino di chiudere lasciando sulla strada tanti operai e famiglie che non possono pagare per scelte dall’alto che sono supportate solo dal freddo calcolo economico e l’analisi dei bilanci in un’epoca segnata dalla pandemia. —

Giovanni Cagnassi

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