Mestre, la Lipu a Brugnaro «Vieti i botti di Capodanno, sono pericolosi per le persone e per gli animali»
Venezia. La Lega protezione uccelli sottolinea l’inquinamento prodotto, sia in termini di polveri sottili che acustico, ma anche l’effetto negativo per le specie rare di uccelli svernanti e gli animali di affezione
Marta Artico
Foto Claudia Loschi
MESTRE. La Lipu, per bocca del delegato di Venezia, Giampaolo Pamio, chiede ufficialmente al sindaco, Luigi Brugnaro, di vietare i botti di Capodanno. Motivo? Danno fastidio agli uccelli, agli animali di affezione e sono pericolosi per le persone, inoltre inquinano l’aria e fanno rumore.
«L’uso dei “botti” comporta incidenti gravi alle persone, emissione di particolato fine, inquinamento acustico e disturbo pure per animali d’affezione, quali cani e gatti» si legge in una nota della Lega Italiana Protezione Uccelli.
Non solo. «C’è da sottolineare al contempo l’impatto che si produce sulla fauna selvatica – ed in particolare verso gli uccelli. Infatti nelle aree urbane vive un numero considerevole di specie che utilizzano gli ecosistemi urbani per alimentarsi e rifugiarsi, e in particolare nel periodo invernale si insediano anche dei dormitori di uccelli svernanti. Peraltro il disturbo dei “botti” si estende agli habitat periurbani attorno alle città, impattando su habitat – quali le zone umide – che in questo periodo ospitano numeri importanti di anatre, fenicotteri e altre specie acquatiche».
Un patrimonio, quello dei fenicotteri, che in altri Paesi d’Europa è tutelato in ogni modo e sotto ogni forma. A Mestre c’è un Bosco dove vivono animali di ogni genere, centinaia di specie, ci sono parchi urbani dove saltellano scoiattoli quasi come a Londra.
«Negli ultimi anni» scrive ancora la Lipu «ci sono diverse evidenze di eventi che hanno causato il panico tra gli animali provocando la morte di numerosi esemplari che, fuggendo disordinatamente, sono andati a sbattere contro edifici, vetrate, cavi e altre infrastrutture». La paura, è accada di nuovo e che accada a Venezia.
«In questo quadro vi informiamo» scrive ancora la Lipu «che il 16 novembre scorso il nostro Presidente ha scritto una lettera ad ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, con oggetto “Richiesta di intervento sulla problematica relativa all’uso di articoli pirotecnici rumorosi e conseguenti danni alla fauna selvatica urbana”, cui ha risposto il presidente Anci, Antonio Decaro, mostrando sensibilità e impegno verso le amministrazioni comunali, affinché vengano emanati atti rivolti a vietare o comunque limitare l’uso di artifizi da divertimento, inserendosi in un contesto complessivo che considera il contrasto al mercato illegale, la salute e la sicurezza».
[[(gele.Finegil.Image2014v1) Botti_101474508]]
Da qui la richiesta della Lipu: «Vi chiediamo che venga emanata un’ordinanza apposita, ringraziandovi anticipatamente per la sensibilità che vorrete mostrare nei confronti degli ambienti, della fauna e della biodiversità».
Articoli rimanenti
Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito
1€ al mese per 3 mesi
Sei già abbonato? Accedi
Sblocca l’accesso illimitato a tutti i contenuti del sito
I commenti dei lettori