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Presepe di sabbia la prima in piazza Trieste L’omaggio di Jesolo agli “angeli” anti Covid

Già circa duemila visitatori dalle 15 di ieri per ammirare le 14 sculture Lunedì l’inaugurazione ufficiale con il patriarca Francesco Moraglia

Giovanni Cagnassi
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l’evento

Tra gli angeli scolpiti e modellati nella sabbia ci sono anche quelli che nelle corsie dell'ospedale Covid di Jesolo hanno salvato tante vite umane. Un tributo che la città ha voluto dare a chi ancora è purtroppo in prima linea.

Ieri pomeriggio, l'apertura di Sand Nativity per la prima volta in piazza Trieste, è stata emozionante anche se l'inaugurazione con il Patriarca Moraglia è rinviata a lunedì alle 15 per il maltempo.

Tanta gente è arrivata già la mattina a chiedere quando sarebbe stato aperto il tendone allestito nella piazza del lido. E alle 15 in punto si è formata una prima lunga coda di visitatori, distanziati, con mascherina e green pass, con sale arieggiate grazie a due batterie ventilanti che garantiscono un ricambio totale dell’aria ben 6 volte ogni ora.

Sono arrivati da Jesolo e da tutto il Veneto. Già circa 2 mila visitatori in un pomeriggio sotto la pioggia battente. Oltre alle 12 sculture di sabbia realizzate da 14 scultori internazionali e ispirate ai miracolo e le guarigioni di Gesù, anche l'opera molto attesa di Marco Martalar, arrivato dall'altipiano di Asiago: un grande Angelo di 4 metri realizzato con il legno della tempesta Vaia.

Quattordici scultori professionisti provenienti da tutto il mondo hanno realizzato “La sabbia dei miracoli” con 700 metri cubi di rena. In Piazza Marconi, sede precedente, resta una grande scultura dedicata al Natale plasmata da 3 artisti russi. Il tema scelto per l’edizione 2021 è “La sabbia dei miracoli”, che racconta i miracoli di Gesù come invito a riflettere sul significato della salvezza.

La natività, che ricorda molto quella che il Comune ha portato in Vaticano e visitata anche da Papa Francesco, è ancora l'opera più affascinante e maestosa. Dal 2 novembre, il team di 14 artisti internazionali ha iniziato i lavori sulle 12 sculture: il direttore artistico Richard Varano (Stati Uniti) coordina il gruppo composto da Hanneke Supply (Belgio), Helena Bangert (Olanda), David Ducharme (Canada), Baldrick Richard Buckle (Olanda), Pedro Mira (Portogallo), Michela Ciappini (Italia), Marielle Heessels (Olanda), Peter Busch-Jensen (Danimarca), Enguerrand David (Belgio), Jakub Zimacek “Kuba Libre” (Rep. Ceca), Radek Zivny (Rep. Ceca), Charlotte Koster (Olanda), Ilya Filimontsev (Russia), Susanne Ruseler (Olanda). L’area espositiva è di 750 mq.

Dal 2002, oltre un milione di visitatori e 700 mila euro raccolti per la beneficenza nel mondo. L’amministrazione ha individuato i tre progetti umanitari e le 5 associazioni che saranno sostenuti con le donazioni dello Jesolo Sand Nativity. Il denaro raccolto dai visitatori del Presepe di sabbia sarà utilizzato per un progetto in Africa, uno in Colombia, l’Istituto Oncologico Veneto e l’attività di varie associazioni locali. Gli stessi progetti potranno contare, oltre che sui contributi dei visitatori, anche sulle risorse raccolte dai dipendenti dello Iat, ufficio informazione e accoglienza turistica, con la guida al Presepe per comitive, gruppi organizzati e classi. — Giovanni Cagnassi

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