Addio a Marcello Cavallari titolare di un’oreficeria Sabato l’ultimo saluto
A.Ab.
DOLO
Il Comune lancia un grido d’allarme sulla questione dei migranti al Cas, il centro di accoglienza straordinario, di Villa Spica lungo via Matteotti. «Dal 2017», spiegano il sindaco Gianluigi Naletto, «oltre 50 donne sono ospitate nel Cas di Villa Spica: vite sospese per quasi cinque anni. In questo tempo sono nati diversi bambini, alcune ospiti sono state spostate in altri analoghi centri e di nuove ne sono arrivate. Non possiamo non denunciare come questo sistema non funzioni più, servono nuove forme di accoglienza, percorsi capaci di rendere queste donne autonome, libere: cittadini con diritti e doveri».
«L’accoglienza», continua il sindaco, «è fatta di percorsi culturali, lavorativi, educativi, di crescita e emancipazione, non soltanto di luoghi nei quali allocare queste persone senza alcun tipo di prospettiva. Inoltre sono numerose le segnalazioni ai nostri uffici di una condizione di vita sempre più difficile, di vicini che sempre più si devono prodigare per aiutare queste migranti che vivono un presente estremante precario e che non hanno alcuna prospettiva di futuro». —
I commenti dei lettori