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il dibattito dopo lo schianto mortale

«Romea in sicurezza acceleriamo l’iter»

Alessandro Abbadir
1 minuto di lettura

CAMPAGNA LUPIA

«I lavori per la messa in sicurezza della Romea? In qualche caso sono fermi al palo in altri sono nelle fasi procedurali, vanno comunque a rilento. Da anni attendiamo notizie, serve una forte accelerazione». Dopo l’incidente che mercoledì ha causato la morte di Maria Pia Donegà, l’insegnante di 63 anni all’elementare Grimani di Marghera, si riaccende il dibattito.

«Questo incidente mette in risalto il fatto che la Romea resta una strada pericolosissima» dice il sindaco di Campagna Lupia Alberto Natin «Da anni stiamo aspettando riscontro per i progetti previsti per gli incroci di Lova, Lughetto e Lugo: lì si faranno delle rotatorie. Questa strada va messa sicurezza prima possibile».

Per Maurizio Barberini, assessore alla Mobilità di Mira, «bisogna accelerare». E ricorda come «per i progetti della messa in sicurezza degli incroci di Malcontenta e Dogaletto manca l’approvazione della commissione Via, mentre per quello di Giare siamo già a buon punto con gli espropri. Certo, le procedure di rilievo nazionale hanno tempi lunghi, ma bisogna sbrigarsi». A Mira l’Anas ha previsto interventi per 14, 4 milioni con sottopassi ciclopedonali, rotonde e nuove fermate degli autobus. Sono lavori attesi che puntano a mettere in sicurezza una delle strade più pericolose d’Italia in termini di sinistri anche mortali. Da sistemare gli incroci di Giare, quello dell’ipermercato Lando a Dogaletto, l’immissione verso il centro di Malcontenta e anche l’area industriale ex Pansac. È in fase di affidamento anche la progettazione della bretella che collegherà la rotonda di Malcontenta con via Bastiette in modo tale da risolvere il problema dell’immissione sulla Romea dei mezzi diretti verso lo stabilimento della Poligof. —





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