I dem si leccano le ferite «Ripartiamo dai giovani e dalla partecipazione»
e. b. a.CHIOGGIA
Analisi del voto e terapia d’urto contro l’astensionismo. Questi i motivi della convocazione straordinaria del circolo del Pd che si è riunito a una settimana dall’esito delle urne per alcune riflessioni. I democratici hanno deciso di reagire alla batosta elettorale ripartendo dai giovani che vanno avvicinati alla politica e annunciando un’opposizione costruttiva e attenta in consiglio comunale. «Non possiamo che esprimere amarezza, delusione e rammarico per il risultato elettorale nel nostro Comune, ma in generale nel Veneto», spiega la segretaria dem Barbara Penzo, «Il dibattito, necessario quanto doloroso, ha messo in luce le criticità emerse durante la campagna elettorale e le difficoltà del partito nell’intercettare il sentimento degli elettori. La mancata realizzazione di un progetto più ampio, la frammentazione della sinistra, gli interessi che direzionano il mondo economico, gli attacchi gratuiti e insensati di alcune forze civiche alla nostra forza politica sono alcune delle ragioni che hanno impedito un diverso e più consolante risultato».
Oltre all’analisi, gli spunti per reagire. «Siamo la seconda forza partitica della città e come tale dobbiamo assumerci la grossa responsabilità di interrogarci anche sul dato pesante dell’astensionismo», spiega Penzo, «Lavoreremo sodo, come sempre fatto, con più vicinanza nei confronti dei cittadini che desiderano un interlocutore credibile, capace e vicino ai loro bisogni. Programmeremo iniziative che possano far fronte alla necessità di spazi di partecipazione civica, soprattutto giovanile. Il nostro gruppo consiliare vigilerà sull’operato della nuova amministrazione, monitorando che ogni scelta sia fatta per il bene della città e non di pochi. Trasformeremo le nostre idee in proposte e continueremo a promuovere la nostra visione di città efficiente, sostenibile, democratica e giusta». Il Pd entrerà in Consiglio con quattro rappresentanti: il candidato sindaco non eletto Lucio Tiozzo e poi Jonatan Montanariello, Barbara Penzo e Maurizio Salvagno. —
e. b. a.
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