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Schianto fatale a due militari 75enne a giudizio il 12 gennaio

L’incidente del 3 settembre 2018 sulla a4 a meolo

G.MO.
1 minuto di lettura

MEOLO

Sono passati tre anni da quel 3 settembre 2018 quando, in un drammatico tamponamento sull’A4 nei pressi del casello di Meolo, persero la vita due giovani militari dell’Esercito: il caporal maggiore Rocco Rilievi e il sergente maggiore Valerio Canzio. Un terzo soldato rimase gravemente ferito. Per quell’episodio ora è stato rinviato a giudizio un 75enne di Salgareda, V.C., alla guida del furgone che si era scontrato contro l’auto dei tre militari. L’uomo è comparso ieri mattina davanti al giudice per le udienze preliminari Andrea Battistuzzi. Il processo si aprirà il 12 gennaio, davanti al giudice Sonia Bello.

Tre anni fa l’incidente destò profonda commozione in tutta Italia. Cordoglio fu espresso da tutte le massime autorità militari nazionali, nonché dall’allora ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. Valerio Canzio, originario di Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese, aveva appena 39 anni. Mentre Rocco Rilievi ne aveva 40. Originario della provincia di Bari, risiedeva a Caivano, nel napoletano, insieme alla moglie e a un bambino piccolo. Entrambi prestavano servizio nel 66° Reggimento di fanteria aeromobile “Trieste” con base a Forlì. Quella mattina avevano imboccato l'autostrada per recarsi per servizio a Casarsa, nel pordenonese. Viaggiavano a bordo di una Fiat Panda dell’Esercito, condotta da un loro commilitone, P.M., di Assemini, nel cagliaritano. All’altezza del casello di Meolo, lo schianto impressionante con un furgone che sopraggiungeva alle loro spalle, guidato da V.C., 75 enne di Salgareda. L’urto è stato devastante e non ha lasciato scampo a Rilievi e Canzio. L’autista della Panda si è invece salvato, ma ha riportato lesioni molto pesanti. La Procura ha aperto un’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Elisabetta Spigarelli, con le ipotesi di reato di omicidio stradale e lesioni personali stradali gravi. I familiari di Rilievi si sono affidati a Studio 3 A per essere assistiti. La Procura ha fatto eseguire anche una perizia cinematica. —

G.MO.

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