Uno scalino alto un metro: a Jesolo la spiaggia di nuovo “mangiata”
Le mareggiate e il vento si portano via ancora tratti di arenile nella zona est. Zoggia: «Protezioni e ripascimento la tutelano». Manente: «Non basta»
Giovanni Cagnassi
JESOLO. L'ennesima burrasca aumenta l’erosione al lido est di Jesolo. Si evidenzia ancora l’esposizione di questo tratto di spiaggia alle mareggiate. Ora in vari punti si è formato un gradino che arriva fino a 1 metro. La spiaggia lungo la battigia è stata scavata dal mare che ha mangiato voracemente la sabbia. E in Consiglio comunale c'è chi invoca un intervento dell'assessore regionale Francesco Calzavara, ex sindaco di Jesolo, per cercare di trovare una soluzione definitiva e strutturale dopo tanti costosi e inutili ripascimenti e la costruzione o ricostruzione di pennelli in roccia che non si è rivelata sempre efficace.
Il mare mosso e il forte vento hanno come sempre colpito soprattutto la zona est del lido, dal Villaggio Marzotto fino alla Pineta, ma l’erosione si è spinta anche oltre, verso la parte centrale della spiaggia che di solito è meno battuta da vento e onde.
Gli operatori sulla spiaggia e i gestori di attività e stabilimenti sono molto preoccupati per la prossima stagione estiva anche se lontana. Siamo, infatti, solo in autunno e altre mareggiate arriveranno nel corso dell'inverno. Spesso, inoltre, il mare mosso è causa di erosione anche a ridosso dell’estate.
Ma il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, li tranquillizza: «Ogni anno ci sono purtroppo le mareggiate, ma è anche vero che il mare riporta poi la sabbia naturalmente e le protezioni con pennelli in roccia più il ripascimento garantiscono la spiaggi».
I lavori di protezione proposti dalla Regione con l'università di Padova hanno finora realizzato soprattutto pennelli in roccia, per poi intervenire con il ripascimento nei punti maggiormente soggetti a erosione. Ma anche quest'estate la spiaggia della Pineta è stata fortemente ridotto nella sua ampiezza e sono state tolte diverse file di ombrelloni.
Dal Consiglio comunale, Nicola Manente di Forza Jesolo, fa pressione sulla Regione. «Bisogna prendere atto che le soluzioni finora proposte da Regione e università di Padova non hanno risolto il problema. La soluzione definitiva non esiste e allora la soffolta può essere un progetto da avviare. Serve una protezione che sia parallela alla spiaggia e in merito abbiamo visionato anche i progetti di società olandesi che hanno studiato una diga al largo. I progetti dell'università di Padova hanno manifestato lacune, con i soli pennelli e il ripascimento.
Non siamo dei tecnici e non spetta a noi progettare, ma a questo punto bisogna sperimentare soluzioni miste. Pensiamo alla soffolta, così come alle Reef Ball, insieme. Confidiamo nell'assessore regionale Francesco Calzavara perché ci sia la giusta attenzione al problema di Jesolo».
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