In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni
protogruaro

Lega, il flop nel portogruarese Barbisan: servivano altre scelte

Affondo del consigliere regionale. «A Caorle punti di convergenza con Sarto» A San Michele dopo 5 anni di opposizione l’appoggio (perdente) a Carrer

Rosario Padovano
1 minuto di lettura

BIBIONE- CAORLE

La Lega diventa un caso: vince dappertutto in Veneto, ma perde sonoramente nel mandamento portogruarese. Dalle elezioni amministrative esce ridimensionata a San Michele e a Caorle, rispetto alla consultazione precedente, perde, pur presentandosi con il simbolo, qualcosa come 770 voti. Non pochi.

«Io avrei fatto scelte diverse» commenta, lapidario, il consigliere regionale Fabiano Barbisan, uomo forte del Carroccio nel territorio, colui che ha fatto vincere Florio Favero alle elezioni di Portogruaro nel 2020, convincendo la sindaca uscente Maria Teresa Senatore ad appoggiare lo stesso Favero al secondo turno.

A San Michele Bibione, dopo cinque anni di minoranza, la Lega ha appoggiato -attraverso due candidati consiglieri in lista - Gianni Carrer, vicesindaco uscente nella giunta guidata da Pasqualino Codognotto. Ma Carrer è stato sconfitto per 290 voti ad opera di Flavio Maurutto, abile a comporre una lista di candidati risultati poi apprezzati e di tenerla coperta fino all’ultimo.

Ma è a Caorle che, nonostante le visite di Luca Zaia e Matteo Salvini, la Lega ha perduto consenso. Nel 2016 la lista civica collegata a Carlo Miollo ottenne 2.170 preferenze di lista, mentre pochi giorni fa, ne ha ottenuti 1400. Non è colpa dell'astensione, perchè a Caorle si è registrata un'affluenza in calo rispetto al 2016 di pochi punti percentuali.

Di qui l’affondo, tutto politico, di Barbisan «A mio avviso» sostiene «a Caorle ci sono punti di convergenza importanti con il nuovo sindaco, Marco Sarto. Saranno i nostri consiglieri comunali a compiere le dovute valutazioni. C'erano possibilità di unire tutto il centrodestra, ma anche di appoggiare Sarto, poi sono state adottate scelte differenti. Ricordo che eravamo in trattativa anche con Rocco Marchesan, ma l'unione di tutto il centrodestra non si è formalizzata e abbiamo preferito correre da soli. Col senno di poi...».

Rocco Marchesan era infatti appoggiato da Forza Italia e Fratelli d'Italia: la batosta per tutti i partiti è stata notevole. La lista civica di Marco Sarto ha fatto il pieno, quasi plebiscitario, dei voti. —



© RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori