Investì e uccise barista Otto mesi di reclusione
Meolo
Otto mesi di reclusione. A tanto, la giudice Barbara Lancieri ha ieri condannato con rito abbreviato (e, quindi, con la concessione dello sconto di pena previsto dal rito, “più veloce” rispetto quello tradizionale in aula) M.P., di Meolo, che il 9 luglio 2019 era alla giuda dell’automobile che ha centrato in pieno la moto di Walter Ros, conosciuto per il suo lavoro al pub di via Roma a Treviso. Nei mesi scorsi, l’indagato ha risarcito la famiglia dell’esercente, tanto che la moglie e i due figli - assistiti dall’avvocato Giorgio Caldera - non si sono costituiti parte civile nel processo. E questo ha alleggerito la posizione dell’imputato, difeso dall’avvocato Narciso Ghirardi.
Quel 9 luglio di due anni fa, in pieno giorno, l’automobilista aveva svoltato a sinistra per raggiungere il distributore di benzina San Marco Petroli lungo la Treviso-Mare, non accorgendosi dello scooter in arrivo da destra condotto da Walter Ros, che sopraggiungeva in senso contrario con a bordo la moglie e al quale avrebbe dovuto dare la precedenza. L’impatto era stato violentissimo: il motociclista era morto sul colpo e la moglie era rimasta gravemente ferita.
Nell’ambito del procedimento penale era stata effettuata una perizia ricostruttiva della dinamica dell’evento che aveva confermato la responsabilità del conducente l’autovettura, chiamato a rispondere del reato di omicidio stradale aggravato dal contestuale grave ferimento del la donna.
La gup Lancieri ha condannato l’autista a 8 mesi, concedendogli la sospensione della pena, ma revocandogli la patente di guida per due anni. —
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