Un tavolo tecnico anti degrado Ipotesi blocco dei take away
Questo pomeriggio l’incontro tra categorie, assessorati e polizia municipale Costalonga: «I regolamenti ci sono e sono chiari. Ora servono più controlli»
Eugenio Pendolini
Associazioni di categoria, assessorati al commercio e alla sicurezza e polizia locale. Tutti al tavolo per studiare contromisure al degrado provocato nel cuore della città dai weekend alcolici. Le immagini della scorsa domenica mattina in campo Santa Margherita, con i cestini stracolmi di rifiuti e un tappeto di cartoni e bottiglie in vetro sui masegni, sono ancora impresse negli occhi di cittadini ed esercenti. Nel mirino sono finiti i take away disseminati in tutta la città. E proprio di questo si parlerà durante l’incontro di questo pomeriggio, a Mestre, voluto dall’assessore al commercio Sebastiano Costalonga. Al tavolo siederanno anche i rappresentanti di Aepe, Ascom e Confesercenti, oltre all’assessorato alla sicurezza e alla polizia locale.
Dopo le proteste dei cittadini e le segnalazioni degli ultimi mesi per l’esplosione di plateatici in giro per la città, l’ultima emergenza è stata portata a galla dal pienone registrato l’ultimo weekend di settembre a Venezia che con sé ha portato anche episodi di degrado e inciviltà.
Nei giorni scorsi in Comune si è iniziato a ragionare intorno alla possibilità di bloccare nuove licenze di take away anche al di fuori dell’area di Rialto e San Marco. Di regole severe, per gli esercizi da asporto, in realtà già ne esistono. In particolare, il regolamento di polizia e sicurezza urbana del 2019 prevede che chi ha attività take away deve avere contenitori per la raccolta entro 100 metri dal locale. È previsto poi l’obbligo di “brandizzazione” per il riconoscimento dei rifiuti. Semplificando, ogni locale deve avere il suo marchio sui cartoni da asporto. Norme, insomma, che chiamerebbero ciascuna attività ad assumersi le proprie responsabilità.
Ma controllare è sempre più difficile. «I regolamenti ci sono», spiega Sebastiano Costalonga, assessore al commercio, «sono chiari e tutte le attività dovrebbero conoscerli, e bisogna assolutamente rispettarli e farli rispettare. Per quanto riguarda la sicurezza, sono certo che l'assessore Tosi si prodigherà, anche attraverso un aumento del personale da mettere a disposizione del nucleo commercio e pronto intervento, affinché aumentino i controlli».
La prima proposta dell’assessore al commercio riguarderà invece una campagna di sensibilizzazione rivolta ai giovani per favorire il rispetto delle norme. Sulla vicenda, intanto, si schiera anche il Pd con Monica Sambo e Stefania Bertelli: «Le immagini che sono circolate in questi giorni parlano chiaro. Oltre al disagio per i residenti a causa di rumore e sporcizia, si devono aggiungere i problemi di carattere sanitario per gli assembramenti e lo scarso uso dei dispositivi di protezione come le mascherine. Invocare l'esercito come fa l'assessore Tosi è totalmente fuori luogo: basterebbe che il Comune facesse il suo dovere: controllo sugli assembramenti e sugli orari, pulizia costante». —
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