Super Lega a Cavarzere, Munari è sindaco
Il vincitore: «Un risultato straordinario, ma tendiamo la mano all’opposizione». Il primo dossier: la fusione con Cona
DANIELE ZENNAROCAVARZERE
Pierfrancesco Munari è il nuovo sindaco di Cavarzere. Il centrodestra unito, con il candidato sindaco della Lega, vince a mani basse, anzi travolge le liste del sindaco uscente Henry Tommasi, che presentava come candidato sindaco il suo vice Paolo Fontolan quale riferimento per il Partito Democratico e stacca ancora di più la lista “L’Altra Cavarzere” di Andrea Fumana e di Sinistra Italiana. Il centrodestra stavolta non ha ripetuto l’errore di cinque anni fa e si è presentato ai nastri di partenza compatto a sostegno di Munari, che era sì il favorito di queste elezioni ma non con una forbice di consensi così ampia. Non c’è un seggio dove non abbia prevalso Munari, con percentuali che ovunque hanno oscillato attorno al 70%, uno tsunami che ha travolto tutti dappertutto, anche in quelle frazioni che notoriamente appoggiano il centrosinistra. Un risultato che consolida una maggioranza di centrodestra che dovrà governare per i prossimi cinque anni soprattutto su quei temi che hanno infiammato la campagna elettorale come la fusione con il comune di Cona, che proprio in questi giorni sta chiedendo ai suoi cittadini un parere sull’unione tra i due comuni che però lo stesso Munari non ha visto di buon occhio. «Ho detto al sindaco Aggio», ha commentato il neo sindaco di Cavarzere, «che in questo momento il quesito sulla fusione che lui ha rivolto ai suoi cittadini è stato fuori luogo, perché ha rischiato di danneggiare la mia campagna elettorale e inadeguato perché l’argomento è talmente delicato che non si può trattare in una settimana». Nella sede di via Roma, dopo una piccola prudenza iniziale, più scaramantica che altro, è iniziato presto il tempo della festa. «Abbiamo vinto dappertutto», dice il neo sindaco, «e non era proprio così scontato, soprattutto in alcuni seggi. Credo che siamo stati ripagati di un lavoro iniziato subito dopo la sconfitta nelle ultime elezioni. Vince una coalizione (“Munari Sindaco”) che è un mix tra freschezza ed esperienza. È un risultato che ci carica di grande responsabilità, perché il plebiscito dice questo e mi auguro che con l’opposizione ci possa essere quella collaborazione che in questi anni non c’è stata con noi». Una vittoria così netta comunque non se l’aspettava nemmeno Munari. «Credo», analizza il neo sindaco, «che il frazionamento della sinistra, unito a delle cose che sono successe in campagna elettorale, che però non voglio commentare (chiaro riferimento al programma copia-incolla, ndr) ci abbia avvantaggiato e la stessa astensione (al voto il 52,34% degli aventi diritto) abbia pesato più sui miei avversari. Ora però è il tempo di lavorare. Sul tavolo c’è il discorso della fusione, ma non solo. Ci sono dei bandi per finanziamenti a favore dell’edilizia scolastica che non possiamo perdere. E poi, come sempre detto, riaprirò subito il municipio da troppo tempo precluso ai cittadini». —
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