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Camorra a Bibione: D’Antonio resta in carcere

Le sue condizioni di salute lo permettono, martedì il Tribunale del Riesame. Lui: «Sono indignato, ho fatto del bene»

Francesco Furlan
1 minuto di lettura

BIBIONE .Le condizioni di salute di Pietro D’Antonio sono compatibili con il carcere. Lo ha stabilito la perizia che era stata disposta dalla giudice per le indagini preliminari Manila Salvà, accogliendo la richiesta avanzata dall’avvocato Pierluigi Bevilacqua, difensore dell’ambulante accusato dalla Distrettuale antimafia di Trieste di essere a capo di un gruppo di commercianti campani che, con metodi camorristici, voleva imporre il proprio controllo sui mercati e le fiere di Bibione.

D’Antonio si trova in carcere a Trieste e si prepara a dare battaglia in vista di martedì, quando ci sarà l’udienza del tribunale del Riesame di Trieste. Proprio ieri l’avvocato Bevilacqua è stato in carcere a Trieste per un colloquio con il suo cliente.

D’Antonio ha preparato una memoria che presenterà ai giudici del Riesame per dimostrare, a suo dire, che lui con la camorra non c’entra nulla.

«È sereno è anche un po’ indignato», dice l’avvocato Bevilacqua, «perché non capisce come si sia potuti arrivare a una decisione del genere. E’ convinto di aver fatto del bene per cercare di aiutare quegli ambulanti che non riuscivano a lavorare al mercatino». Bevilacqua chiederà per il suo assistito l’annullamento del provvedimento di custodia cautelare, contestando l’impianto della procura di Trieste.

Nell’inchiesta dell’Antimafia era finito in carcere anche, tra gli altri, il presidente dell’Ascom, Giuseppe Morsanuto che si trova in carcere con l’accusa di aver sostenuto le minacce del gruppo.

Nell’ordinanza di custodia cautelare si legge che D’Antonio e i suoi si sono presentati come contigui a clan camorristici o hanno comunque indotto gli interlocutori a supporto, «evocando l’esistenza di un’associazione mafiosa tutti alimentando il serio timore di un agire mafioso dotato di efficacia devastante e ben idoneo a coartare la volontà delle persone».

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