Dagli argini del Piave arrivando in laguna Conoscere il Veneto attraverso una guida
Mario Luongo
i percorsi
A Venezia non si va in bici, si sa, ma la sua provincia è ricchissima di percorsi da scoprire lentamente su due ruote. Dalla Riviera del Brenta alle isole della laguna, passando per la via dei Forti di Cavallino, gli itinerari da godersi a ritmo lento sono tanti e tutti meravigliosi, complice un paesaggio che mescola in parti eguali storia e scorci di rara bellezza. Una filosofia di vita, quella legata alla bicicletta, che in Veneto è diventata ormai una componente importante del turismo, con numerose presenze anche internazionali. Ed è da qui che la nuova Guida di Repubblica dedicata alla regione parte per raccontare un territorio che della bici ha fatto quasi una religione, con i suoi miti, i suoi luoghi e le cronache sportive che spesso trascolorano nella leggenda.
Il volume sarà in edicola da oggi, 24 settembre (10,90 euro) con la Repubblica, la Nuova di Venezia e Mestre, il Corriere delle Alpi, il Mattino di Padova e la Tribuna di Treviso, ma si potrà comprare anche online sul sito www.ilmioabbonamento.gedi.it e successivamente in libreria, su Amazon e Ibs.
«Bici per vivere meglio, per spostarsi meglio, per conoscere meglio, per amare di più ciò che ci circonda e che spesso ignoriamo - scrive nella sua introduzione il direttore delle Guide di Repubblica Giuseppe Cerasa - Facendo questa Guida dedicata alla scoperta del Veneto in bici, ci siamo accorti ancora una volta dell’enorme patrimonio culturale, storico, ambientale, artistico, umano, artigianale, gastronomico che può essere condiviso con chi sceglie di muoversi su due ruote per scoprire il meglio di una regione».
«La bicicletta è molto. Nell’ordine: trasporto, vacanza, allenamento, gara, memoria e pure industria, visto che il comparto dello sport system registra grandi protagonisti d’impresa, fabbriche di biciclette ma anche di accessori e di ogni bene satellite che orbita attorno a una passione che è, al tempo stesso, mito e razionalità» aggiunge Fabrizio Brancoli, direttore del Mattino di Padova, la Tribuna di Treviso, la Nuova di Venezia e Mestre, il Corriere delle Alpi.
La Guida, in 406 pagine racconta ben 52 itinerari che percorrono il Veneto in bicicletta, ma anche le storie dei personaggi veneti legati al ciclismo, da Moreno Argentin specialista delle “classiche” (si è aggiudicato la Liegi-Bastogne-Liegi ben quattro volte e la Freccia Vallone tre volte) a Dino Zandegù (memorabile la sua vittoria al Giro delle Fiandre, nel 1967, staccando Eddy Merckx sul traguardo per poi festeggiare con gli immigrati italiani in Belgio cantando o' Sole mio). E poi le interviste ai volti dietro alcuni dei più grandi marchi del settore delle bici in Italia e nel mondo: tutti veneti, da Pinarello a Campagnolo fino a Manifattura Valcismon. Senza dimenticare i consigli per fermarsi a mangiare, dormire e comprare lungo il tragitto, con 656 indirizzi, dai ristoranti stellati alle trattorie storiche, fino ai bàcari per l'aperitivo.
Tra gli itinerari in bici, ben 15 rientrano nel territorio della provincia veneziana o vi fanno meta, da quelli lunghi percorribili anche in più giorni come la Bolzano-Venezia o la Venezia-Ravenna, fino ai percorsi più brevi come il GiraLemene del Comune di Portogruaro o il GiraLivenza che coinvolge in particolar modo i Comuni di Torre di Mosto e Caorle, passando per l'esperienza delle isole di Lido e Pellestrina nel silenzio della laguna. —
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