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musile verso il voto

Le ex assessore a Salvini «Non vogliamo careghe» Forcolin più distensivo

GIOVANNI MONFORTE
1 minuto di lettura
(ansa)

MUSILE

«Se avessimo voluto la carega, avremmo corso nuovamente con quella lista richiedendo il ruolo. Invece abbiamo deciso di rimetterci in gioco per non veder svanito il nostro lavoro svolto». Non si è fatta attendere la replica di Francesca Simiele ed Elisa Pierobon. Durante il comizio a Musile, Salvini aveva detto di non amare chi cambia «bandiera in cambio di qualche carega».

Chiaro il riferimento a Simiele e Pierobon, le due ex assessore che hanno lasciato la giunta Susanna e sono candidate nella lista di Lava. Il terzo dimissionario, Giovanni Ferrazzo, non è ricandidato. Simiele e Pierobon rivendicano la decisione di dimettersi, perché non sarebbero state messe nelle condizioni di svolgere il mandato. «Squadra che vince non si cambia non sembra lo slogan adatto a questa tornata elettorale», dicono Simiele e Pierobon, «considerato che sono state perse quattro figure importanti, di cui tre assessori, per di più dello stesso partito. Le riflessioni devono essere d’obbligo, anche se per comodità si tende sempre a voler addossare la colpa ad altri. Noi a certe esternazioni ci sentiamo solo di sorridere. Non abbiamo alcuna intenzione di scendere in sterili polemiche. Ci siamo messe a disposizione, allora come oggi, per portare avanti progetti a favore della comunità. Le guerre fratricide interne ai partiti le lasciamo ad altri».

Su Forcolin, Salvini aveva detto di guardare al futuro, mai al passato. Una frecciata? Forcolin lascia trapelare un messaggio distensivo, guardando al futuro della Lega. Ieri ha inviato un WhatsApp a Salvini: «Caro Matteo, la pensiamo allo stesso modo», si legge, «Anch’io guardo al futuro della Lega, quella coerente e fedele ai suoi principi. Quella del buon governo delle regioni, a partire dal Veneto. Quella dei sindaci che lavorano con una etica e una morale integra, quella istituzionale di governo che parla al mondo economico e all’Europa della finanza. La coerenza sul pensiero e sui principi è un valore fondamentale e non può essere snaturata di settimana in settimana. E a chi mi vuole male rispondo con un sorriso». —



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