In 600 ai funerali di Elena Rampin, la parrucchiera di 37 anni morta di cancro
Stamattina sul sagrato della chiesa di Campolongo l’addio alla mamma che prima di spegnersi ha lasciato tre lettere alla figlia piccola. «Ci resterà il tuo sorriso»
Alessandro Abbadir
CAMPOLONGO. «Elena, il tuo sorriso sincero veglierà sulla tua bambina e su tutti noi da lassù». Così il fratello Fabio, gli amici e l'ex collega di lavoro questa mattina ai funerali di Elena Rampin, la mamma di 37 anni di Campolongo, parrucchiera a Piove di Sacco, morta a causa di un tumore. La giovane mamma si è curata con tutte le sue forze per poter veder crescere la figlia che ora ha due anni, assieme al compagno Alex Morello.
Al funerale sul sagrato della chiesa di Campolongo hanno partecipato oltre 600 persone. La cerimonia è stata concelebrata da don Emanuele parroco di Campolongo, don Giorgio parroco di Sant'Anna di Piove di Sacco e don Renato parroco di Liettoli.
Nei giorni scorsi aveva commosso tutti la decisione della giovane mamma di scrivere tre lettere alla bambina che aprirà quando andrà all'asilo, alle scuole elementari e alle medie e di preparare tanti fazzoletti con i baci stampati con il rossetto. «Elena con questo bellissimo gesto», ha detto don Emanuele, «ha voluto far sapere alla sua bambina di essere sempre presente. Veglierà in tutto il cammino che farà nella vita».
Toccante il ricordo del fratello di Elena, Fabio: «Elena è una figlia, è una mamma, è una compagna, è una imprenditrice ed era una grande spalla di sostegno come sorella. Elena, il tuo pronto sorriso per tutti e il tuo altruismo erano pane quotidiano. Quando nacque la tua bambina ti ho vista evolvere in mamma, mostrando un un amore che si è rivelato essere oltre lo spazio e il tempo. Hai portato la tua croce con dignità, tanta pazienza e coraggio».
«Noi familiari che ti abbiamo circondato in questo periodo», ha aggiunto, «dobbiamo ringraziarti perché nel tentativo di aiutarti, tu ci hai aiutato. Ci hai mostrato cosa vuol dire essere famiglia, la forza dell’amore fraterno che ci lega e la forza di un amore che va al di là dell’ostacolo come quando dissi una sera abbracciando nostra mamma: “Ti lascio la mia cosa più grande, mia figlia”. Manterremo fede a tutti i compiti che ci hai assegnato, te lo prometto Elena».
Fra i messaggi più affettuosi c'è stato quello di Daniele Taschin, amico del paese: «Ciao Elena, qui a Campolongo sei sempre stata presente. Lo eri al patronato e ad organizzare con noi gli eventi del paese, le gite insieme. Il tuo grande sorriso e la tua generosità ti hanno sempre contraddistinto e anche la tua grande passione per la pallavolo». Anche una ex collega di lavoro ha ricordato di Elena Rampin la concretezza, la generosità e la cordialità che rendeva lavorare con lei una gioia.
Dopo il funerale, la giovane mamma stata sepolta nel cimitero di Campolongo.
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