La moglie di Zennaro è rientrata dal Sudan Situazione congelata
venezia
È rientrata dal Sudan Carlotta, la moglie di Marco Zennaro. Era a Khartoum da alcune settimane per fare visita al marito che si trova bloccato in quel paese dal 1 aprile. Pur essendo libero non può lasciare il paese per i due procedimenti civili che altrettante società importatrici dei suoi trasformatori, gli hanno fatto per frode. Accuse sempre respinte dall’imprenditore. Ora Marco si trova nella foresteria della nostra ambasciata a Khartoum. Il ministero degli Esteri ha preso questa decisione per evitare che Marco venga nuovamente arrestato. Le nostre autorità in questa maniera vogliono garantirgli una sorta di immunità diplomatica. Primo passo per farlo rientrare nel caso i procedimenti civili a cui è sottoposto venissero tirati per le lunghe come sta accadendo da un mese e mezzo a questa parte. Infatti le varie udienze dei due procedimenti in programma saltano per i motivi più disparati. La nostra ambasciata non fidandosi di questo tiremmolla ha deciso per ospitarli tra le mura protette dallo status diplomatico.
La prossima udienza è prevista per il 25 agosto. Marco Zennaro, trattenuto in Sudan dal 1 aprile e dove ha pure trascorso un lungo periodo in carcere, è chiamato in causa per frode da due società locali: la Hightend Multi-Activities Company e la Sheikh El-Din Brothers. Martedì era in programma un’udienza relativa al procedimento aperto dalla seconda società e per il quali, in forma di cauzione, la famiglia Zennaro ha versato 850mila euro. L’udienza è stata rinviata a settembre, mentre il 25 agosto ci sarà quella prevista il 13 agosto e relativa all’altra causa civile. L’archiviazione dei procedimenti penali - che vedevano dal lato dell’accusa le stesse Hightend Multi-Activities Company e Sheikh El-Din Brothers - non hanno modificato l’obbligo per Zennaro di restare in Sudan, nonostante sia libero di muoversi. La diplomazia italiana si sta muovendo per trovare una soluzione. —
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