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il restauro in laguna

Prima in casa tra un mese Lavori allo sprint al Penzo

La speranza è che non servano né Ferrara, né altre soluzioni alternative. I cantieri dovranno essere chiusi in tempo per la sfida contro lo Spezia

S.B.
1 minuto di lettura

I cantieri allo stadio Pier Luigi Penzo non si fermano, o meglio, lo hanno fatto solo nella giornata di Ferragosto. Le aziende impegnate stanno cercando di rispettare il cronoprogramma, quella quota 100 indicata dal club arancioneroverde per ospitare il 19 settembre la prima sfida casalinga contro lo Spezia. Liguri che, ironia della sorte, l’estate scorsa hanno vissuto qualcosa di simile per ammodernare il loro “Picchi”, stadio che ora è nuovamente sottoposto a cantieri per arrivare alla capienza di almeno 16 mila posti, dopo la deroga ricevuta dalla Lega di serie A nella passata stagione. Ma a Sant'Elena si dovrà salire di capienza ad almeno 11 mila posti a sedere, poiché i 16 mila sarebbero un problema da affrontare il prossimo anno solo in caso di salvezza e permanenza nella massima serie del calcio italiano.

Dopo il completamento delle nuove torri fare per avere una copertura luminosa del capo a 1.650 lux, il rifacimento del campo e la manutenzione delle due curve (annessa la creazione di una porzione da 1.100 posti per gli ospiti nella Nord, ndr), i lavori stanno proseguendo nella pancia della tribuna centrale, la sola in muratura. Qui devono essere ricavati nuovi spogliatoi, la sala stampa più ampia, nuovi servizi igienici, locali per le strumentazioni tecnologiche, punti di ristoro e l’area hospitality. Complessivamente, saranno 8 i bar dello stadio e molti di più i servizi igienici sparsi all’interno dell’impianto.

Il Venezia, come è noto, esordirà domenica a Napoli, poi andrà a Udine il venerdì successivo, per dopo osservare la sosta di campionato. Il 12 settembre tornerà in campo a Empoli, ed ecco la fatidica data del 19 settembre, con gli spezzini attesi al Penzo, sempre che si faccia in tempo. Andrea Cardinaletti, che è il supervisor dei progetti di ristrutturazione dello stadio e del centro sportivo Taliercio di Mestre, più volte ha ribadito la volontà del club di rispettare i 100 giorni e garantire alla tifoseria del Venezia di non dover andare altrove a vedere le partite casalinghe della squadra, in questo avvio del campionato. Da qui l’accordo con la Spal per utilizzare, in caso di necessità, lo stadio Mazza di Ferrara, finito però da ieri nuovamente nell’occhio del ciclone. Venezia che sta monitorando la situazione con grande attenzione, dal momento che – se non finiranno in tempo i lavori al Penzo, e se sarà inutilizzabile il Mazza – la squadra arancioneroverde dovrà andare a giocare altrove con lo Spezia. Ipotesi? Le solite: Udine, Trieste o Cesena, in base alla distanza chilometrica e alla disponibilità dei club che hanno in gestione gli stadi.

Le imprese impegnate al Penzo sono tuttavia pronte, se necessario, a raddoppiare i turni e gli operai per rispettare i 100 giorni previsti. —



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