Zhara in partenza per l’Italia: «Lascio con rabbia l’Afganistan, ma non ho perso la speranza»
La sorella del fondatore dell’Orient Exsperience veneziano, è in un luogo protetto a Kabul. «Grazie alla possibilità di venire in Italia ho ancora la speranza che non sia tutto finito, ma di poter aprire altre porte»

Il fratello di Zhara, il ristoratore Hamed
VENEZIA. Zhara Ahmadi è al sicuro a Kabul, in attesa di partire per l’Italia. Dopo quattro giorni di disperazione la donna, imprenditrice di 32 anni e sorella di Hamed Ahmadi, fondatore dell’Orient Experience, è in un luogo protetto. «Lascio con rabbia questo Paese, ma grazie alla possibilità di venire in Italia ho ancora la speranza che non sia tutto finito, ma di poter aprire altre porte».
Prima che arrivassero i Talebani la donna si era nascosta in un appartamento con altre amiche. Era terrorizzata che i Talebani la trovassero: «Cercano donne dai 15 ai 40 anni per darle in spose ai Talebani» aveva detto, ribadendo che piuttosto avrebbe preferito la morte.
La Nuova Venezia aveva raccolto subito l’appello del fratello, a Venezia dal 2006, che già era riuscito a portare in laguna cinque fratelli e i i genitori. Zhara però era stata l’unica a voler tentare di rimanere a Kabul, convinta che con gli americani i giovani come lei avrebbero potuto davvero costruire un Afghanistan all’insegna dei valori della libertà, come lo era prima dei Talebani.
La notizia di Zhara è diventata virale e in poco tempo si sono mobilitati il deputato veneziano Nicola Pellicani e l’europarlamentare Alessandra Moretti del Pd che hanno contattato Piero Fassino, già ministro degli Esteri, e l’attuale ministro Lorenzo Guerini. «Zhara è finalmente al sicuro e presto arriverà in Italia» ha detto Pellicani «Venezia l’aspetta lei e il gruppo che con l’aiuto di tanti siamo riusciti a mettere in salvo, incluso l’ex ministro Rashed. Un grazie sentito a Guerini e al colonnello Roberto Trubiani».
Altrettanti ringraziamenti da Moretti che da giorni chiede che l’Europa si attivi con corridoi umanitari. Dal 2014 Hamed Ahmadi non vede la sorella e ora l’aspetta per poterla riabbracciare.
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