Ospedale al mare, niente variante fino alla vendita del monoblocco
Lo ha chiarito l’assessore all’Urbanistica De Martin in risposta a un’interrogazione del consigliere Martini. E così tutto resta fermo
Eugenio Pendolini
l’impasse al lido
La variante urbanistica per l’ospedale al Mare finirà in consiglio comunale non prima della cessione a Cassa Depositi e Prestiti da parte del Demanio del padiglione Rossi. A metterlo nero su bianco è l’assessore all’urbanistica Massimiliano De Martin, rispondendo a un’interrogazione presentata dal consigliere d’opposizione Giovanni Andrea Martini (Tutta la Città Insieme) con oggetto proprio il futuro dell’area interessata dal progetto di Cdp che prevede la realizzazione di due maxi resort di lusso (Th e Club Med) nonché lo spostamento del presidio sanitario del Lido dal Monoblocco. E proprio la mancata cessione spiega l’impasse di questi mesi: «Considerato che l’intervento sul “Padiglione Rossi” costituisce uno degli elementi cardine del progetto di riqualificazione dell’intero compendio, si è ritenuto opportuno attendere il perfezionamento dello stesso prima di discutere in Consiglio la delibera».
Nel frattempo, a inizio giugno si erano conclusi i lavori di bonifica dell’area. Rovi e detriti hanno ora lasciato spazio a prati verdi in mezzo alle costruzioni fatiscenti dell’ex ospedale. Eppure, sul versante amministrativo, tutto ancora tace. «Per l’ex Ospedale al Mare tutto ancora da decidere» commenta Giovanni Andrea Martini, «i tempi si allungano e le sbandierate soluzioni progettuali comprendenti resort stellati risultano sempre più lontane dal potersi realizzare. Questo la dice lunga sullo stato dell’arte. Il perdurare della pandemia rende incerti gli investimenti sulle strutture turistiche e non garantisce ricadute economiche e sociali positive e sostenibili sul territorio. La risposta dell’Assessore De Martin rimanda, infatti, a data da destinarsi la stessa approvazione della variante adottata in Consiglio comunale».
Dopo le iniziative dei mesi scorsi da formazioni politiche e associazioni del territorio, la mobilitazione contro il progetto continuerà il 10 settembre durante la Mostra del Cinema con la presentazione del libro “I luoghi che curano” del docente di psicologia sociale Paolo Inghilleri. Sull’area, infine, pende anche il ricorso al Tar presentato da Italia Nostra contro l’abbattimento di cinque padiglioni e che sarà discusso non prima del 2022. —
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