Noale, «ecco i miei ritratti di donne uccise per dire basta alla violenza»
L’artista Paola Volpato rilancia il proprio lavoro di impegno civile. Pronto il video che sarà proiettato dalla torre dell’Orologio a Noale
MITIA CHIARIN
Paola Volpato: alle sue spalle alcuni dei suoi “ritratti civili”
NOALE. L’arte al servizio dell’impegno civile. Paola Volpato dal 2015 ritrae su fogli di carta di cotone, a china e con inserti di pittura acrilica, i volti delle vittime di femminicidio in Italia. Un impegno che prosegue imperterrito, basato sul lavoro di ricostruzione di fatti violenti, attraverso le pagine dei giornali e gli aggiornamenti che arrivano dalle vicende processuali, che vedono per vittime donne di tutte le età, italiane e straniere.
Dal 2015 al 2021 l’artista Paola Volpato, miranese di nascita e residente a Noale, ha realizzato 446 ritratti per 559 donne uccise. Di alcune non esistono foto pubblicate dai giornali e per questo il numero di ritratti risulta inferiore al numero di vittime realmente riconducibili ad episodi di femminicidio, commessi per il 95 per cento da uomini, compagni, ex mariti, fidanzati o conviventi, che poi regolarmente si autodenunciano e tentano anche il suicidio.
Paola Volpato ogni anno realizza un video da lei montato che mostra il suo lavoro, e che ogni anno, a novembre, nel mese dedicato alla lotta alla violenza sulle donne, viene diffuso da schermi nella torre dell’orologio di Noale. Il video del 2020 è appena stato ultimato: mostra 97 ritratti di donne assieme a 17 vittime di matricidio, uccise da figli e figlie.
«Non avevo inserito nel mio lavoro finora le vittime di matricidio ma dopo la pandemia il loro numero è sensibilmente aumentato e ritrarle, assieme alle altre, aiuta a riconoscere che evidentemente nella nostra società aumentano i conflitti e i disagi, sociali e anche talvolta mentali, che acuiscono gli episodi violenti», racconta la Volpato. Nella lunga lista di vittime del lavoro dell’artista c’è anche la veneziana Marcella Boraso uccisa a Portogruaro da due sbandati nel luglio 2020.
Ora è in corso il lavoro di realizzazione dei ritratti delle vittime del 2021, finora una sessantina. A novembre il video tornerà con il suo impatto fortissimo nella torre di Noale, per aiutare la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.
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