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Luciano custode silenzioso per amore di tutti i cani «Puntuale ogni giorno curo l’area di sgambatura»

Il pensionato è attivo nel recinto per animali al quartiere Moro a Mirano Porta acqua fresca e raccoglie i rifiuti. La sindaca promette la fontanella

Alessandro Ragazzo
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la storia

Da una parte c’è la deformazione professionale, avendo lavorato nelle fila di Veritas, dall’altra c’è l’amore per gli animali, per i cani in particolare. Da questo binomio nasce la sua cura personale per l’area degli amici a quattrozampe del quartiere Aldo Moro di Mirano, che manca di alcuni servizi minimi e lui cerca di ovviare. Ma ora chiede un aiuto al Comune.

Luciano Padella ha 75 anni, è veneziano d’origine anche se da 37 anni è residente proprio a Mirano. In appartamento non può che avere un cane, Snoopy il suo nome, abbandonato a Gioia Tauro (Reggio Calabria). «Lo avevano messo dentro a uno scatolone», dice Padella parlando del suo fedele amico, «e poi gettato nella spazzatura. Così ho letto un annuncio di richiesta di adozione e me lo hanno portato».

Proprio dalle passeggiate quotidiane in compagnia del suo Snoopy è nata l’attenzione e poi la cura di quello spazio nel quartiere Aldo Moro molto frequentato da cani e padroni. «Più che un’area cani la definirei un recinto», osserva l’uomo, «Questo perché manca di una fontanella per l’acqua ad esempio, ma anche di un punto luce e pure il cancello non è sicuro. Così cerco di ovviare come posso, portando l’acqua fresca da bere per i cani e cercando di tenere pulito quello spazio».

Sposato con Marialuisa e padre di tre figli, un maschio e due femmine, Padella dice che è normale per lui prendersi cura di quello spazio. «Sono fatto così», aggiunge, «e lo facevo pure quand’ero a Veritas. Più volte al Comune ho detto di prevedere una fontanella visto che in altre aree cani dei territori vicini ci sono. Serve pure una luce, specie per le serate d’inverno. Ci sono tante persone che portano i loro cani a fare una sgambata ma se ora le giornate sono lunghe, tra pochi mesi non sarà così».

La questione è finita pure sui social ed è stata interpellata la sindaca Maria Rosa Pavanello. «Serve un investimento da 10 mila euro per realizzare la fontanella e la faremo in tempi rapidi», fa sapere la sindaca di Mirano, «Quell’area era nata con l’obiettivo che fosse gestita da un’associazione e ne avevamo parlato pure in consiglio comunale: in futuro ci sarà l’Auser». Ma intanto, finché la burocrazia e le convenzioni faranno il loro corso, Luciano continuerà a occuparsi dei suoi amici cani, facendo sì che l’area sia sempre in ordine e accogliente. C’è da scommetterci. —

Alessandro Ragazzo

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