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Il distretto turistico Venezia orientale si allarga e consolida Compresi 22 Comuni

Il sì della giunta regionale all’allargamento Il presidente: «Grandi potenzialità per noi»

G.ca.
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Il Veneto orientale diventa distretto turistico. La giunta regionale ha approvato la proposta di nuova delimitazione del “Distretto turistico Venezia orientale”, estesa, rispetto al 2015, anche ai Comuni di Cavallino-Treporti, Ceggia, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Meolo, Musile, Noventa, Quarto d'Altino, San Donà e Torre di Mosto. Dal 2016 ci sono gli 11 Comuni del Portogruarese, Annone, Caorle, Cinto, Concordia, Fossalta di Portogruaro, Gruaro, Portogruaro, Pramaggiore, San Michele, San Stino di Livenza, Teglio Veneto. Oggi il Distretto interessa quindi tutta la Venezia Orientale che si consolida come territorio vocato al turismo, con i suoi 22 Comuni e le imprese del territorio. Ciò comporta la possibilità di fare squadra per riqualificare e rilanciare l'offerta turistica, ma anche contribuire alla semplificazione nei rapporti con le pubbliche amministrazioni. Ora sarà incaricata la direzione regionale turismo di dare esecuzione al provvedimento poi trasmesso al Ministero del Turismo per l'adozione del decreto ministeriale secondo il Decreto Milleproroghe 2021. In autunno il distretto sarà dunque operativo.

«Siamo molto soddisfatti del percorso di allargamento del distretto» spiega il presidente Antonio Ferrarelli «Negli scorsi mesi, nel corso degli incontri con i sindaci, abbiamo constatato un forte interesse nel lavorare fianco a fianco, pubblico e privato» per il rilancio del turismo, duramente colpito dalla pandemia. La Venezia Orientale ha grandi potenzialità di sviluppo turistico. La mostra della Collezione Cavallini-Sgarbi, organizzata presso il Palazzo Vescovile di Portogruaro, seppur limitata dalla pandemia, aveva già fatto intravedere le possibilità legate alla crescita di segmenti turistici, come quello culturale, ancora non molto diffusi in questo territorio». —

G.ca.

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