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Torna il Redentore duemila barche Ma il green pass è obbligatorio

Aperte le iscrizioni per le rive anche ai non residenti Si attendono 18 mila persone, un quinto di due anni fa

Alberto Vitucci
2 minuti di lettura



Duemila barche già prenotate, 10 mila spettatori sulle rive da terra, quasi tutti residenti in città. Continua la prenotazione online per assistere ai fuochi del Redentore in programma domani sera dalle 23.30. Limitazioni imposte dal Covid, numero chiuso e transenne per accedere alle rive più vicine allo spettacolo pirotecnico (San Marco, Riva Schiavoni e San Zaccaria, Zattere, Giudecca) solo per chi è munito di green pass. In alternativa si potrà effettuare il tampone che dovrà essere negativo. Rimarrà aperto il punto gratuito della Croce Rossa alla Stazione e a San Marco. Con il vaporetto dell’Asl ormeggiato a Rialto nel primo pomeriggio di domani, poi alla Giudecca.

Qualche lamentela per l’obbligo di registrarsi. «Ma in questo modo», dicono gli organizzatori, «si garantisce ai residenti di poter vedere i fuochi in sicurezza». Non ci saranno i consueti muri umani davanti alle rive, anche perché il numero massimo di accessi è stato fissato a 18 mila, contro i 90 mila presenti due anni fa. Nel resto della città la mobilità sarà libera. Giovani e non residenti che vorranno vedere i fuochi senza aver prenotato potranno comunque disporsi nelle aree più lontane, come la Giudecca dalla Palanca allo Stucky, Riva Sette Martiri, San Basilio. «Mentre in Francia discutono di Green pass qui lo abbiamo già messo in pratica», sorride Fabrizio D’Oria, responsabile eventi della società Vela, «Venezia anche in questo caso è all’avanguardia. Dopo il Salone Nautico e il G20, adesso il Redentore».

Ieri in mattinata il settore centrale riservato alle imbarcazioni tradizionali in bacino San Marco era già al completo. Ma per l’acqua non ci sono limiti alla partecipazione, anche per la possibilità di controllare gli accessi. restano le indicazioni dell’Asl con l’obbligo di tenere a bordo la lista dei passeggeri – tutti con green pass – fino a 14 giorni dopo l’evento. A bordo, divieto di spettacoli danzanti, obbligo di mascherina nelle cabine, divieto di ormeggiare a lai, cioè con le barche troppo vicine, una accanto all’altra. Una volta entrati nei settori non sarà più possibile uscire o sbarcare fino al termine della manifestazione. Per gli accessi alle rive ieri a mezzogiorno il sito del Comune (www.comune.venezia.it) è stato aperto anche alle prenotazioni dei non residenti. Le rive della Giudecca invece saranno riservate ai giudecchini e ai veneziani. Anche qui obbligo del certificato vaccinale o tampone negativo nelle ultime 48 ore. Chi ha prenotato nei tavolini dei bar o nei ristoranti però potrà accedere senza particolari controlli. Così per gli ospiti degli alberghi. Un settore sarà dedicato ai taxi, un altro alle gondole.

Dopo lo stop del 2020 riprendono dunque i fuochi che erano stati interrotti soltanto durante la Guerra. Quaranta minuti di spettacolo con luci e suoni a cura dell’ormai storica ditta Parente da Rovigo. Cinque pontoni galleggianti ormeggiati al centro del Bacino, tra punta della Salute e la Giudecca, da dove saranno sparati con un sistema computerizzato migliaia di fuochi. Lo spettacolo comincerà alle 23.30.

Stasera alle 20 intanto inaugurazione e apertura del ponte votivo su barche che collega la riva delle Zattere allo Spirito Santo con il tempo palladiano del Redentore con un cammino galleggiante lungo 333 metri. Sarà garantita anche domenica la navigazione di barche e vaporetti, sospesa quella delle navi. Domenica pomeriggio le regate e le celebrazioni nel tempio votivo del Redentore. Il ponte sarà smontato a partire da lunedì. —

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