Altri dieci ragazzi positivi al Covid a Jesolo: contagiati in piazza per gli Europei
Sono minori e non vaccinati: per loro sintomi leggeri. Allerta tracciamento: bus-tamponi al mare
Giovanni Cagnassi
JESOLO. Crescono i contagi sul litorale, con una decina i positivi al lido di Jesolo: tutti minorenni di 16 e 17 anni, maschi e non vaccinati. Tre di questi avevano partecipato alla festa a Jesolo con altri trevigiani, poi risultati positivi: in tutto 30 giovani, già scesi in questi giorni a circa venti. Ma gli altri sono tutti ragazzi che hanno partecipato alle feste in piazza Mazzini per gli Europei di calcio. “Incriminata”, per il momento, la semifinale con la Spagna, con la prima invasione di piazza Mazzini, ma nei prossimi giorni potrebbero aggiungersi quelli della finale con l’Inghilterra.
Hanno manifestato leggeri sintomi, lieve febbre, debolezza. E sono risultati positivi al Covid point dove si continuano a fare tamponi a spron battuto secondo i nuovi programmi di Regione e Usl 4, che raccomandano, in questa fase di epidemia a bassa prevalenza d’infezione, un rafforzamento delle attività di testing e sequenziamento delle varianti.
Il direttore generale dell’Usl 4 ha parlato per ora in termini generali di una situazione sotto controllo, ma da monitorare costantemente. C’è una media di un contagio per ognuno dei 21 Comuni del Veneto orientale, 228 mila abitanti. Alcuni ne hanno uno altri due o tre. Jesolo ha individuato questo cluster sospetto. «La guardia deve restare alta», ha detto il direttore generale dell’Usl del Veneto orientale, Muro Filippi, «soprattutto in questa fase di apertura in cui tutti credono di poter fare quello che vogliono. Mascherine, igienizzazione, distanziamento sono ancora una regola ferrea da rispettare. E naturalmente vaccini e tamponi per combattere ogni rischio di contagio».
Il programma di monitoraggio attraverso la somministrazione di tamponi gratuiti prosegue e stasera dalle 17.30 in piazza Mazzini al lido di Jesolo inizia “Tamponi on the Beach”, in collaborazione con Atvo, Silb-Confcommercio, Radio Company e Radio Wow, quindi il personale sanitario. A disposizione un autobus, allestito per effettuare tamponi a residenti e turisti. Si sposterà lungo tutta la costa veneziana. E ai Covid point di San Donà, Portogruaro e Jesolo si proseguirà senza prenotazione e senza prescrizione medica. Si aggiungono alle attività di test diagnostici prescritti dai medici di famiglia o del Dipartimento di prevenzione. È stata pertanto consolidata una fondamentale attività di testing utili per chi viaggia, deve partecipare a eventi, per lavoro o per semplice controllo. E l’invito è soprattutto ai giovani, spesso asintomatici.
Intanto, il cluster collegato ai festeggiamenti del calcio è quello che più fa discutere, anche perché non riguarderà solo Jesolo. Il delegato al turismo di Confapi Venezia, Roberto Dal Cin, è preoccupato: «Questa è la dimostrazione che i locali della notte dovevano essere aperti. Inutile chiudere le discoteche quando abbiamo permesso feste collettive per gli Europei o party. Sarebbe stato meglio aprire subito i locali e coinvolgerli nei tracciamenti, con tamponi e vaccini».
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