Murales, De Martin convoca Vecchiato
Il progetto di galleria a cielo aperto raccoglie consensi dalle opposizioni ma anche da comitati cittadini. Si apre il dialogo
Mitia Chiarin
Street art e rivitalizzazione, prime aperture al progetto lanciato dall’architetto Gianfranco Vecchiato per un museo a cielo aperto sulle case di viale San Marco. Un primo incontro, ad inizio settimana, sulla proposta sarà con l’assessore all’Urbanistica della giunta Brugnaro, Massimiliano De Martin. L’appuntamento è già stato fissato per lunedì. Intanto dai partiti del consiglio comunale che hanno ricevuto la lettera di Vecchiato inviata al sindaco e al presidente di Municipalità, arrivano le prime adesioni. Convinte quelle di “Tutta la Città Insieme di Giovanni Andrea Martini. «Rivitalizzare una zona significa renderla di nuovo “viva”», dice il gruppo. Bene, quindi, «la proposta dell'architetto Vecchiato di puntare anche sulla street art, come in tante città italiane, europee e del mondo. Penso a Napoli o New York, Rio de Janeiro. È un fenomeno globale, in cui sarebbe arrivato il momento di inserirsi. Anche per attivare un sano e bel turismo a Mestre, con un’esposizione permanente a cielo aperto che, soprattutto se si riuscisse ad accostare artisti locali e internazionali, potrebbe davvero attrarre appassionati da ogni dove». Il Partito Democratico, con Monica Sambo e Paolo Ticozzi, sposa l’idea con entusiasmo. «Quella dell'arte urbana può diventare una delle vocazioni della città, qualificandola come luogo di fruizione, ma anche di produzione. L’auspicio è quello di trasformare la città di terraferma in un’ esposizione a cielo aperto, aumentandone così la bellezza, la vivibilità e la capacità di trattenere e deviare i flussi turistici degli amanti dell'arte urbana e dei più giovani», dice Ticozzi. «Spero che la proposta di Vecchiato possa presto approdare in consiglio comunale», aggiunge la Sambo. «Un modo per rigenerare ed innovare, una nuova visione e prospettiva per viale San Marco e per altri luoghi», aggiunge. «Così la terraferma potrebbe rigenerarsi sia dal punto di vista dei luoghi, delle competenze e delle idee».
Attenzione c’è da parte della Confesercenti. E sostiene l’idea Maria Laura Faccini del comitato Progetto Comune. «La proposta trova il mio convinto sostegno. Abbellire Mestre, non solo viale San Marco, facendo in modo che i nostri giovani artisti possano esprimersi, sarebbe un segnale di sensibilità, lungimiranza e inclusione». E la trova una bella idea don Natalino Bonazza, parroco di San Giuseppe, che dal 2015 abbellisce il patronato con i murales, tanto che il primo già necessita di restauri. Interessato alla street art è anche il vicesindaco leghista Andrea Tomaello che vorrebbe intervenire su zone di Mestre: più il parco Albanese che viale San Marco, va detto, ma sempre a colpi di colore. —
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