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Lagunari accusati di rapina: sospensione dal servizio confermata

r.d.r.
1 minuto di lettura

Non torneranno in servizio, i tre giovani militari del Reggimento Lagunari Serenissima, di pattuglia nel servizio Strade Sicure, accusati dal pm Stefano Buccini di aver malmenato e rapinato di 40 euro un venditore abusivo bengalese.

Lo ha deciso il Tribunale del Riesame, che ha respinto il ricorso presentato dagli avvocati difensori e confermato il provvedimento cautelare disposto dalla giudice Barbara Lancieri, che ha sospeso i tre militari dal servizio per un anno. Una decisione dalle conseguenze immediate: i tre militari sono stati “messi a riposo” dall’Esercito, licenziati. I legali avevano presentato ricorso sostenendo che i tre fossero di pattuglia insieme casualmente, che non fossero particolarmente amici e che non si sarebbero quindi esposti per 40 euro. Le motivazioni del Riesame non sono ancora note, ma la decisione sì: il provvedimento di interdizione dal servizio resta valido.

«Sanno solo di quello...sapessero degli altri...abbiamo fatto cose peggior...pugni nei reni», dice al telefono - intercettato dalla Mobile - uno dei tre militari. Millanteri o realtà? Per ora le indagini sono concentrate su un unico episodio, che risale al 23 dicembre 2019. L’indagine è partita dalla denuncia presentata da un giovane bengalese, venditore abusivo di stivali di gomma nei giorni di acqua alta, fermato per un controllo e portato all’interno dei Giardini Papadopoli. Qui - secondo la denuncia - quando l’uomo ha aperto il portafoglio per mostrare i documenti, i tre si sarebbero appropriati dei 40 euro che conteneva. Davanti alla sua reazione - si legge nel capo di accusa - dopo «avergli rotto telefonino e stivali (...) colpivano l’uomo con sberle, pugni sulla testa e sulle gambe, cagionandogli lesioni guaribili in 8 giorni». —



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