San Donà, condizionatori in tilt al teatro Astra: salta lo spettacolo di danza
Troppo caldo in sala. La rabbia dei giovani sul palco e dei genitori in platea. Le scuse del Comune
Giovanni Cagnassi
SAN DONA’. Impianto di condizionamento fuori uso al teatro metropolitano Astra, sospeso in emergenza lo spettacolo di danza domenica 27 giugno pomeriggio e sera. Un evento atteso da tanti ragazzi e famiglie dopo mesi in cui non è stato possibile organizzare alcunché a causa del covid.
Un centinaio i giovani che fanno parte della scuola di danza al Teatro delle Arance, con la maestra Irene Natali, è arrivato già verso le 14.30 di un’assolata e afosa domenica sandonatese. Grande emozione per la ripartenza di queste attività che i giovani e la famiglie amano molto, soprattutto in una realtà come il Teatro delle Arance che è particolarmente attiva in città e ha tanti estimatori.
Quasi subito nel primo pomeriggio è stato chiaro che l’aria condizionata non sarebbe stata garantita e il caldo avrebbe impedito di assistere allo spettacolo, ma molti hanno sperato fino all’ultimo. I genitori si sono via via assiepati in un clima di tensione sempre più accesa all’esterno del teatro metropolitano.
E in serata, intorno alle 20, è stato chiaro che lo spettacolo non poteva essere svolto in quelle condizioni, in una struttura come il teatro cittadino in una cappa di caldo senza aria condizionata. Risultato, sospensione e rinvio a nuova data. I genitori però si sono ribellati.
«È inaccettabile quanto accaduto», hanno commentato, «dopo un lockdown che ha tenuto i nostri figli a casa per mesi in attesa, questo era un appuntamento molto sentito. Abbiamo pagato per i tamponi, 26 euro, poi per gli abiti di scena. Ma soprattutto non abbiamo tollerato che per un guasto all’impianto nessuno sia riuscito a intervenire per tempo e salvare lo spettacolo cui tutti tenevamo tanto». Il post molto critico della coreografa Irene Natali ha messo in rilievo il mancato rispetto degli artisti, del pubblico e della propria arte.
Il sindaco di San Donà Cereser ha espresso lunedì 28 giugno sera le scuse del Comune: «Siamo dispiaciuti, ma quanto accaduto non è dipeso dal'amministrazione ed è la prima volta che accade. Garantiremo il rimborso delle spese per i tamponi e quelle del service. Il teatro sarà pertanto a disposizione della compagnia e gratuitamente per una successiva data».
Certo, il teatro di via Ancillotto, costato 10 milioni di euro, se non di più, chiuso per mesi, ha affrontato un destino infausto almeno finora. Poco utilizzato, di dimensioni ridotte e con una facciata che è stata criticata per l’essenzialità priva di identità.
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