DOLO

«Pasquale era un ragazzo molto profondo, rispettoso di tutti e che amava scrivere testi di canzoni. Siamo sconvolti per la sua perdita». Ieri mattina alla scuola professionale Cesare Musatti di Dolo era tempo di esami di maturità, il tempo di guardare al futuro per tanti giovani della Riviera. Ma la notizia della morte di Pasquale ha sconvolto tutti nel plesso scolastico, dagli insegnanti ai bidelli ai compagni.

A scuola Pasquale aveva ottimi risultati e lo confermano le sue insegnanti di italiano e matematica, rispettivamente Natalia Friso e Raffaella Tonizzo. «In italiano andava davvero bene» spiega Natalia Friso «Era un ragazzo con una grande sensibilità. Era rimasto molto colpito, negativamente, dal periodo del lockdown, un periodo in cui la socializzazione era limitata e c'era la didattica a distanza e anhe lui la viveva come un incubo. Quest'anno poi tanti ragazzi, a causa delle turnazioni imposte dalla pandemia, non si sono potuti vedere neanche se della stessa classe. E lui, aperto e solare, ne aveva sofferto moltissimo».

Pasquale frequentava la 3D della sezione cucina di via Rinascita, quella nel centro storico del paese.

«Pasquale era stato molto colpito» spiega l'insegnante di italiano e storia «anche per il fatto che a causa del corona virus era stato chiuso a Mira, il Comune in cui risiedeva, un centro di aggregazione importante per tutti i ragazzi del posto».

Anche in matematica Pasquale andava bene Quest'anno non aveva insufficienze in nessuna materia, la sua passione era comunque la cucina. Specialità per il quale studiava e si applicava con grande impegno. In queste ore sui social e sulle chat interne dei ragazzi, su telegram o sui gruppi WhatsApp i messaggi di cordoglio sono stati tantissimi.

Insegnanti, ragazzi e famiglie del Musatti sono stati comunque avvertiti di quello che era successo. «Saremo presenti in tanti per dare l'ultimi saluto a Pasquale» spiegano le insegnanti «Verranno anche tanti altri suoi compagni di classe. Per il prossimo anno, quando l'anno scolastico ripartirà. penseremo a qualche iniziativa per ricordarlo». —