Troppi ombrelloni “selvaggi”. Arrivano polizia e vigilanza a Jesolo
Dopo il caso del 70 enne morto a Eraclea dopo che l’elicottero non ha potuto atterrare sulla battigia, gli stabilimenti lamentano la mancanza di prenotazioni
Giovanni Cagnassi
JESOLO. Spiagge invase dai pendolari oltre le zone concessionate, si prepara l'intervento delle forze di polizia sulla battigia. E anche la vigilanza privata dei consorzi. L'episodio di Eraclea mare, dove un turista padovano di 70 anni è morto lunedì pomeriggio, mentre l'elisoccorso non ha potuto atterrare nelle immediate vicinanze della battigia, dove c'erano molti spiaggianti assiepati, ha subito riacceso il dibattito sulla sicurezza in spiaggia. I bagnini di Eraclea hanno evidenziato che troppi ospiti della spiaggia non rispettano l'applicazione digitale del Comune per prenotare il posto in spiaggia con giusto distanziamento e paletti segnalatori, ma scelgono la battigia e le aree vicine agli scogli.
Ma la stessa situazione si ripete al lido di Jesolo che con 42 mila ombrelloni, 10 mila in meno delle potenzialità per le regole anticovid, dove l' ombrellone selvaggio è una regole dalla Pineta fino al faro. Soprattutto nei fine settimana, i pendolari e turisti non si mettono a prenotare e affrontare le code sotto il sole e piantano l'ombrellone o posano asciugamano dove capita. Spesso davanti alle concessioni, rasenti la battigia o anche sulla battigia, dove è vietato perchè vanno garantiti i 5 metri di transito per i mezzi di soccorso. Il presidente di Federconsorzi, la federazione dei gestori delle spiagge a Jesolo, Renato Martin, lo aveva previsto.
«Lo sapevamo e si sta ripetendo quello che è accaduto lo scorso anno - spiega - c'è da garantire il rispetto delle ordinanze e del regolamento del Demanio. Partiranno alcuni consorzi con la vigilanza delle aree libere e attrezzate e delle aree fronte concessione. Quelli che non hanno aderito, circa la metà, ritengono evidentemente di non avere questo problema. Se non riusciranno a convincere i trasgressori, allora dovranno intervenire necessariamente le forze dell'ordine per elevare la sanzione».
La sanzione è stabilita da un' ordinanza comunale, di 200 euro. Potranno dunque intervenire polizia locale, ma anche le altre forze di polizia in caso di emergenza. La vigilanza privata non ha alcun potere sanzionatorio e può al massimo informare o dissuadere nel limite del possibile.
In passato non sono mancate, infatti, tensioni e anche litigi violenti sull'arenile. Il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, è perplesso davanti a questa situazione. «Purtroppo sono episodi che si ripetono ogni estate e da diversi anni a questa parte - ricorda il primo cittadino di Jesolo - la vigilanza privata è una soluzione per i consorzi e adesso noi assumeremo anche 20 stewards per la sicurezza sulla spiaggia, di giorno e di notte. Cercheremo di esercitare un'azione preventiva e se questo non sarà sufficiente proveremo con soluzioni più drastiche come l'intervento della polizia locale, anche se siamo consapevoli di non avere personale sufficiente anche su questo fronte».
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