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“Blue zone” in tutte le spiagge la sanificazione è certificata

Saranno utilizzati nebulizzatori con prodotti battericidi compatibili con l’ambiente Zaia: un biglietto da visita internazionale per rilanciare in piena sicurezza il turismo

Giovanni Cagnassi
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JESOLO

Sanificazione e certificazione ambientale per le spiagge della costa veneta che diventa “Blue Zone”. Sarà il blu, lo stesso delle bandiere della Fee che sventolano su tutte le località balneari della costa, il colore che identificherà spiagge e stabilimenti “Covid free” e perfettamente igienizzati con prodotti rigorosamente certificati.

Il presidente di UnionMare Alessandro Berton è andato oltre il Dpcm. «Sanificare non significa nulla» spiega «Abbiamo studiato delle linee guide sui prodotti e sistemi, trovato Asacert, ente certificatore terzo, che ha esaminato anche il nuovo ponte di Genova. E abbiamo un protocollo Covid protection con operazioni di sanificazione specifiche che consistono in metodologie e tipologie di prodotti rispettose dell’ambiente. Saranno all’opera nebulizzatori di prodotti derivati da una molecola d’argento e soluzione di acidi citrici, altamente battericidi e compatibili al cento per cento con l’ambiente. Il tutto sancito da una delibera di giunta».

Ieri allo stabilimento Oro Beach la presentazione del protocollo di UnionMare Veneto con il presidente Luca Zaia, l’assessore al Turismo, Federico Caner e il consigliere regionale Francesco Calzavara, sindaci e operatori del turismo.

Zaia ha dato la carica ai balneari: «Sulle nostre 10 spiagge puntiamo non solo al Covid free, ma anche alla massima igienizzazione. Siamo stati i primi a vaccinare gli addetti al turismo e i primi per le vaccinazioni in generale, abbiamo un esercito di 1600 persone per la somministrazione e 90 centri vaccinali. Ora si riparte con il turismo dopo mesi. Il turismo ha sempre dimostrato una grande attitudine alla resilienza. Il protocollo di intesa firmato tra Regione, la rete Venice Sands e UnionMare intende soddisfare i nuovi bisogni e priorità per dimostrare come la nostra destinazione si sia riorganizzata per migliorare l’accoglienza e l’esperienza turistica. Questa certificazione è un elemento di comunicazione internazionale, un biglietto da visita del nostro territorio. Ci prepariamo a ripartire con i più alti margini di sicurezza per tutti, dimostrando che la salute dei nostri ospiti vale tanto quanto quella dei veneti. Abbiamo una stagione turistica che dura tutto l’anno e oggi, più che mai è necessario integrare nell’offerta anche due nuovi paradigmi: quello della sostenibilità ambientale e quello della sicurezza sanitaria».

Da Bibione a Porto Viro, l’obbiettivo è quello di valorizzare e promuovere la certificazione rilasciata da Ecolabel per attestare durante tutta la stagione la sanificazione e la cura delle spiagge e di tutte le strutture ricettive. Ieri il sindaco Valerio Zoggia ha ricordato che il 54,5% della popolazione risulta vaccinata e che oltre ai due hub al PalaInvent e all’ex bocciodromo potrà aggiungersi la sede della Croce Rossa di via Levantina in caso di necessità. —

Giovanni Cagnassi

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