I sindaci contro il pedaggio Zoggia: l’importante è farla
G.CA.
JESOLO
«Non sono contento, ma arci contento di questo nuovo passaggio superato verso la Superstrada del Mare». Il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, è il primo a esultare per il nuovo traguardo raggiunto in Regione verso l’apertura delle buste. Ed è anche quello che meno si formalizza sulla questione del pedaggio: «Con o senza, purché sia realizzata», sostiene da tempo Zoggia. Numerosi sindaci dell’entroterra, capeggiati da quelli del Pd, ma anche di estrazione civica, hanno firmato un documento contro il pagamento del pedaggio. L’iniziativa era partita dal sindaco di Meolo, Daniele Pavan, seguita anche da altri primi cittadini. Ritengono che la Treviso-Mare e la Variante alla Statale 14 necessitino anche di interventi di messa in sicurezza, con particolare riguardo alla priorità sugli attraversamenti a raso. E chiedono che si rivaluti l’opera sfruttando le osservazioni e i suggerimenti che fornirà il Master plan sulla viabilità del Veneto Orientale, voluto dalla conferenza dei sindaci. Infine, potenziare la mobilità nelle zone dei comuni costieri dal punto di arrivo della infrastruttura fino alle spiagge.
C’è poi l’associazione Veneto orientale, con fondatore l’ex deputato Luciano Falcier e presidente Lino Bellato, che di pedaggio non vuole neanche sentir parlare e ha indicato la possibilità che sia Autovie Venete, o la futura società che nascerà per l’autostrada, a mettere a disposizione risorse pubbliche con tutto l’interesse che venga utilizzato il casello di Meolo, oggi quasi dimenticato. «Sul pedaggio potremo discutere», spiega Zoggia, «ma intanto pensiamo a realizzarla, pubblica o privata non importa. Ci sono le buste da aprire, con proposte vecchie che vanno riconsiderate».
La sindaca di Cavallino Treporti, Roberta Nesto, va anche oltre: «Pensiamo alla viabilità di collegamento alla superstrada. In fondo si fermerà alle porte di Jesolo, ma poi ci saranno i collegamenti con il nostro litorale di Cavallino Treporti che dovranno essere garantiti. Allora bene al Superstrada del Mare come arteria veloce verso il litorale, ma poi servono altre risorse importanti che potrebbero arrivare dal Recovery Plan per una viabilità “smart”, che contempli nuove strade e percorsi elastici». —
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