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firmato al porto con 29 compagnie

“Blue flag”, in laguna combustibili con bassa percentuale di zolfo

A.V.
1 minuto di lettura

È un accordo volontario. Che aiuta a tenere sotto controllo l’inquinamento prodotto dai combustibili allo zolfo utilizzati dalle grandi navi. Ieri nella sede dell’Autorità portuale a San Basilio la firma del «Venice Blue Flag» 2021. Nelle aree in prossimità delle bocche di porto e durante la navigazione in laguna, le grandi navi da crociera che arrivano a Venezia si impegnano a utilizzare combustibili “più puliti”, con una percentuale di zolfo non superiore allo 0,1 per cento. Hanno firmato l’accordo, istituito per la prima volta nel 2007 e rinnovato già dieci volte, 29 compagnie di navigazione, insieme al commissario del Porto Cinzia Zincone, al comandante della Capitaneria, ammiraglio Piero Pellizzari e all’assessore Massimiliano De Martin in rappresentanza del Comune. Alla vigilia del Salone Nautico è anche uno spot per i “combustibili puliti”. De Martin ricorda il primo distributore a idrogeno avviato in terraferma dall’amministrazione. Le bricole elettrificate, che forniscono ricariche ai motori ibridi. Il progetto di rottamazione dei motori inquinanti, da sostituire con propulsori elettrici. E, appunto, i motori elettrici. Ne saranno presentati e sperimentati alcuni prototipi al Salone Nautico che si apre stamattina all’Arsenale. E la nuova normativa prevede facilitazioni e possibilità di transitare nei rii interni solo a chi sia in possesso di motori non inquinanti.

Intanto si ricomincia delle grandi navi. Nel 2020 l’accordo non è stato sottoscritto. «Ma la mancanza delle navi da crociera», dice Zincone, «non ha fato scendere la quantità di inquinanti. Segno che il traffico crocieristico non è tra i principali responsabili dell’inquinamento dell’aria». La pensano diversamente i comitati che hanno pubblicizzato in questi anni studi sulla pericolosità delle emissioni. Che oltre alla salute attentano anche alla durata dei marmi della città storica.

Il Blue Flag in ogni caso è operativo da ieri. «La ripartenza dell’economia va a fatta con attenzione all’aspetto ambientale», dice De Martin.

Alla Capitaneria di porto toccherà di intensificare i controlli sulle navi in entrata. Al Comune, ha detto De Martin, garantire la trasparenza dei dati sulle emissioni inquinanti. —



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