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Volontari nella Laguna del Mort raccolgono otto quintali di rifiuti

In 50 hanno passato al setaccio domenica l’oasi alle porte di Eraclea Riempiti 70 sacchi e trovato di tutto: dai boiler alle selle di biciclette

Giovanni Cagnassi
1 minuto di lettura

l’iniziativa

Un’oasi dimenticata e spesso degradata. Oltre otto quintali di rifiuti sono stati raccolti nella Laguna del Mort da VeGAL e Legambiente nell’ambito del Progetto Europeo Engreen. Complessivamente, 70 sacchi di rifiuti raccolti da 50 volontari che di buona lena hanno passato al setaccio l’incantevole pineta e la spiaggia che si vorrebbe incontaminata.

La giornata “Ripuliamo il litorale! ” organizzata domenica scorsa alla Laguna del Mort dal VeGAL, Agenzia di Sviluppo del Veneto Orientale, in collaborazione con Legambiente Venetorientale e col patrocinio del Comune di Eraclea. L’iniziativa ha avviato un ciclo di eventi nell’ambito del Progetto Europeo “Engreen”, per la valorizzazione e potenziamento delle infrastrutture verdi.

Alla raccolta hanno partecipato attivamente anche i rappresentanti del VeGAL, il vicesindaco Luca Zerbini e la presidentessa del Consiglio Comunale con delega all’Ambiente , Elena Bottacin.

I volontari raccolti da VeGAL e da Legambiente Venetorientale si sono ritrovati la mattina presto al parcheggio che conduce alla Laguna del Mort e, indossando cappellini, pettorine gialle, impugnando pinze raccogli rifiuti, guanti e sacchi per le immondizie.

Hanno seguito prima la guida Chiara Baradello lungo il bosco nelle dune che conducono alla laguna, poi hanno iniziato la pulizia, concentrandosi soprattutto dei camminamenti interni e dove giungono i rifiuti dal mare. Hanno trovato di tutto: scarpe, bottiglie di vetro e di plastica, lattine, involucri di caramelle, fazzoletti, patatine e altri alimenti, mozziconi di sigarette e oggetti di plastica di vario tipo sono stati raccolti nella mattinata. Ma anche rifiuti di volume molto ingombrante, tra cui un copertone, un boiler, diverse selle di biciclette e una boa restituita dal mare. —

Giovanni Cagnassi

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