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Jesolo: è ancora in corso il ripascimento

La mareggiata sulla spiaggia della Pineta provoca uno scalino alto mezzo metro

Giovanni Cagnassi
1 minuto di lettura

Jesolo

La mareggiata che non ti aspetti arriva sempre alla vigilia della stagione. E questa è la dimostrazione che la spiaggia di Jesolo, soprattutto al lido est in Pineta, è sempre a rischio erosione fino all’ultimo. Una legge non scritta del meteo che al lido di Jesolo gli operatori conoscono bene. È anche per questo che i lavori di ripascimento vengono ritardati il più possibile. E a farne le spese nei giorni scorsi è stata ancora una volta la zona Pineta, oggetto dei lavori di ripascimento che stanno per concludersi come ogni anno con fatica. Nonostante l’apporto di sabbia e i pennelli in roccia, in alcuni punti si è formato uno scalino di circa mezzo metro. La burrasca tra venerdì e domenica è stata costante e non ha risparmiato il lido est che in Pineta è sempre il più esposto e battuto dalle onde. La polemiche non si sono fatte attendere in questi giorni di maltempo.

«Era appena stata risistemata la zona del Green Beach», commenta il documentarista Claudio Vianello, «ed è bastata una semplice burrasca per creare uno scalino di 50 centimetri almeno. Ricordo che nella zona del Cigno Bianco il dislivello tra la battigia e la passeggiata è di oltre un metro in 25 metri di lunghezza. Quindi è una cosa impensabile bloccare la sabbia quando c’è burrasca, se non c’è una spiaggia che scende dolcemente per qualche decina di metri fino all’acqua».

Il presidente della Federconsorzi di Jesolo, Renato Martin, ritiene che i lavori di ripascimento proseguiranno garantendo comunque il risultato. «Entro venerdì» , rassicura Martin, «anche i lavori in zona Pineta saranno terminati. Abbiamo la sabbia necessaria per concludere senza problemi l’intervento in questo tratto di spiaggia che è effettivamente il più esposto alle mareggiate anche in questo periodo dell’anno che precede l’inizio della stagione estiva».

Sono stati inoltre realizzati nuovi cinque pennelli in roccia con l’estremità a “Y” per fermare la potenza del mare. Ma i dubbi sulla protezione della spiaggia in Pineta restano. L’architetto Fernando De Simone, esperto di ingegneria idraulica, continua a suggerire un intervento strutturale: «Con la società olandese “Royal Haskoning” riteniamo che tutta l’infrastruttura di salvaguardia potrebbe essere realizzata utilizzando i fondi europei. Bisogna rapidamente presentare un progetto complessivo per tutto il litorale veneto, che tenga presente i criteri di progettazione indicati da Bruxelles. Purtroppo sino ad ora non mi sembra che sia stato fatto e stiamo rischiando anche questa volta di perdere i fondi». —



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