Gli studenti e la “Quarta Parete” «Le nostre iniziative per tutti»
e.p.
Autunno 2018, prima rassegna cinematografica organizzata dagli studenti di Quarta Parete. Sullo schermo viene proiettato Hugo Cabret di Martin Scorsese. A film concluso, un anziano vicino ai 70 interviene davanti alla platea. Ha in mano il libro originale da cui è stato tratto il film. Racconta le sue impressioni, elenca tutte le differenze rispetto al racconto originario. Il suo libro corre di mano in mano, tra universitari e residenti. È un piccolo aneddoto legato alla rassegna del gruppo Quarta Parete. Ma che, come ricorda Jacopo Renzi, universitario e tra gli organizzatori del cineclub, dà la misura di come «le iniziative aperte alla cittadinanza possano davvero trasformarsi in un arricchimento per tutti». Ed è quello che è successo negli ultimi tre anni grazie al progetto di Udu (unione degli universitari) con il progetto del collettivo “Quarta Parete”. “Volutamente è sempre stata una rassegna gratuita”, spiega Irene Ingenito, altra ex cafoscarina trasferita a Torino per motivi di studio, «proprio per cercare di coinvolgere il maggior numero di persone. Tre in tutto le rassegne realizzate dagli studenti. Poi lo scoppio della pandemia. E la raccolta fondi per dare una mano al cinema Dante.
A fine 2020, erano stati raccolti 1700 euro grazie alla campagna promossa sul sito produzionidalbasso. com: «Lo scopo della campagna però non è solamente relativo alla raccolta di fondi», si leggeva online nella petizione, «ma verte anche sull’ampliamento del pubblico del Cinema Dante. Punto di riferimento dei veneziani (di terraferma e non) che vogliono vedere film diversi, d’essai, il cinema Dante ha la particolarità di accogliere gli spettatori non guardandoli come numeri di biglietti venduti, ma come amici del cinema». Un messaggio ancor più attuale oggi, con la riapertura delle sale dopo mesi di difficoltà a causa di una pandemia che ha tolto al rione Piave un riferimento. —
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