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Pienone a Venezia è ritorno al passato E i vaporetti vanno subito in tilt

Impossibile garantire il servizio con il 50% di posti Almeno la metà dei visitatori è giunta da fuori regione

Carlo Mion
2 minuti di lettura



Il ritorno al passato: code agli imbarcaderi, davanti alla Basilica, ai piedi del campanile di San Marco. Senza contare Strada Nuova intasata. Eccoli i turisti. Ieri solo in centro storico sono arrivati in 34 mila, un 10% in più rispetto al giorno prima. E senza contare chi ha raggiunto il Lido e Pellestrina non passando per il centro.

Immancabili le proteste di veneziani e turisti. I primi per i disagi da vaporetto, gli altri per le attese agli imbarcaderi per raggiungere le isole. Film che riporta a un passato che non sembrava tornare, auspicato da qualcuno temuto da altri. Comunque sia, per ora si raccolgono dati, si pensano strategie gestionali e da sempre più parti si sente pronunciare il termine: prenotazioni.

Dalla “control room” del Comune nel pomeriggio sono stati forniti i dati di afflusso. Oltre a quello complessivo, l’analisi delle cifre ha permesso di conoscere la provenienza dei turisti. Dei 34 mila arrivi, 15-16 mila veneti, mentre 13-14 mila da fuori regione, mentre si calcola che la presenza straniera sia stata di 4 mila unità. In maggioranza tedeschi.

Questi numeri sono possibili grazie all’accordo con Tim, che fornisce al Comune i dati delle schede telefoniche agganciate alle cellule che coprono la città e le isole. Dati che riguardano tutte le compagnie telefoniche, in quanto esiste, tra loro, un interscambio di informazioni a riguardo.

Le barriere perimetrali collegate alla control room, hanno registrato il picco di accessi dalle 10 alle 11, mentre sabato si era registrato verso mezzogiorno.

Per i trasporti sono stati dolori. Mezzi costretti a viaggiare al 50% della loro capacità e sciopero bianco del personale Actv non hanno agevolato gli spostamenti dei turisti, molti dei quali hanno raggiunto Murano e Burano partendo dalle Fondamente Nuove e dalla stazione di Santa Lucia. Actv ha potenziato il servizio a terra e in laguna. Sul fronte automobilistico ha messo una sessantina di corse bis in più. Incrementati ulteriormente, oltre alle corse aggiuntive già programmate, i collegamenti da e per le isole (Lido, Pellestrina, Murano e Burano). Praticamente una corsa ogni dieci minuti, fanno sapere da Actv. Il limite della capienza al 50% ha determinato necessariamente il formarsi di code agli imbarcaderi, che sono state per lo più regolari ed ordinate.

Al Lido problemi per chi doveva prendere il ferry per rientrare in terra ferma. Ci sono state code anche di tre ore, in l’articolare per chi non aveva prenotato in quanto anche i ferry viaggiavano a capacità ridotta. Quindi, precedenza alle prenotazioni e gli altri hanno aspettato.

Sono proseguiti anche ieri, in particolare nel pomeriggio, i controlli della Polizia locale nelle zone della movida. Più che di repressione, hanno spiegato al Comando di piazzale Roma, si è trattato di inviti a rispettare le regole dal numero di persone sedute al tavolino, al divieto di somministrazione al banco e al bere in piedi. —

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