Jesolo entra nel panorama internazionale con il Festival della Geopolitica europea
Soddisfatti gli organizzatori dell’evento che si è concluso ieri in streaming. L’assessore Scaroni: «2022 in presenza»
GIOVANNI MONFORTE
l’iniziativa
«Questa prima edizione del festival è stata l’inizio di un percorso. Stiamo pensando già all’appuntamento del prossimo anno. È stata un’occasione importante per Jesolo».
Cala il sipario sulla prima edizione del Festival internazionale della geopolitica europea. In diretta streaming dal teatro Vivaldi sono andate in scena tre giornate di incontri e dibattiti sul ruolo dell’Italia e dell’Europa nel governo del mondo. Nel corso delle varie sessioni di lavoro, si sono alternate tante personalità nazionali e internazionali. Solo per citarne alcuni, il sottosegretario con delega agli Affari Europei Vincenzo Amendola, l’ambasciatore Giulio Terzi di Santagata, il presidente di Confindustria Veneto Enrico Carraro, il direttore di Repubblica e direttore editoriale del Gruppo Gedi Maurizio Molinari.
Il panel conclusivo di ieri è stato dedicato alla presentazione del libro “Scritti di Pietro Calamia. Un ambasciatore al servizio dell’Italia e dell’Europa”. Attorno alla figura di Calamia, hanno disquisito l’ex presidente del Consiglio dei Ministri Giuliano Amato e l’ambasciatore Roberto Nigido. Mentre sul ruolo dell’Italia in Europa si è soffermata Elisabetta Belloni, segretario generale del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Ma la giornata conclusiva è stata anche l’occasione per tracciare un bilancio del festival, organizzato grazie alla collaborazione tra il Comune di Jesolo, la casa editrice Me Publisher – Mazzanti Libri, il sostegno della Regione e di numerosi sponsor.
«Questo festival è stata un’occasione importantissima per Jesolo», ha commentato l’assessore alla cultura Giovanni Scaroni, «quest’evento ha contribuito a portare in primo piano il ruolo dell’Italia nel contesto internazionale. Ma anche la vocazione stessa di una città internazionale come Jesolo. Questi tre giorni hanno offerto un momento importante di confronto e anche di stimolo, per una riflessione che può essere molto più ampia di quella che è la sola logica politica. Ringrazio la Regione, che ha sposato fin da subito insieme a noi quest’evento. Ma anche l’ufficio cultura che ha lavorato a tempo pieno insieme agli organizzatori per la sua riuscita». Seguiti da molti spettatori in diretta streaming, tutti gli interventi rimarranno comunque disponibili anche in futuro, visibili sulla pagina Facebook e sul sito del festival. «Il ringraziamento va all’amministrazione città di Jesolo», hanno aggiunto Andrea e Carlo Mazzanti, «che con la sua immensa vocazione internazionale sa cogliere queste opportunità per confermare il suo ruolo che è quello di grande città globale. Come editori, ringraziamo tutti coloro che hanno lavorato per rendere possibile questo festival e i vari relatori. Questo è solo l’inizio», hanno concluso Andrea e Carlo Mazzanti, «di un percorso e vi diamo appuntamento all’anno prossimo, con l’auspicio di poterlo vivere in presenza, liberi da questa pandemia che ci ha fatto capire quanto il mondo sia piccolo e i confini labili». —
GIOVANNI MONFORTE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori