Clima, quattro docenti cafoscarini tra i mille più influenti al mondo
Enrica De Cian, Carlo Carraro, Francesco Bosello e Carlo Giupponi nella classifica internazionale
Eugenio Pendolini
il riconoscimento
L’ex rettore Carlo Carraro, Enrica De Cian, Francesco Bosello e Carlo Giupponi di Ca’Foscari sono tra i mille scienziati più influenti al mondo negli studi sui cambiamenti climatici.
L’ateneo veneziano è infatti l’istituzione di ricerca italiana maggiormente rappresentata nella Reuters “Hot List”, la lista delle scienziate e degli scienziati più influenti al mondo nel campo degli studi sui cambiamenti climatici, pubblicata in questi giorni su Reuters. com.
Su mille studiosi che operano a livello globale e 20 in istituzioni con sede in Italia, tra cui la Fao e il centro della Commissione europea Jrc di Ispra, l’ateneo è rappresentato da ben quattro docenti di Economia ambientale.
Al 591° posto si è classificata Enrica De Cian, professoressa al dipartimento di Economia, coordinatrice del dottorato in Scienza e Gestione dei Cambiamenti Climatici e principal investigator del progetto Erc. La segue al 609° posto l’ex rettore Carlo Carraro, professore al dipartimento di Scienze ambientali, informatica e statistica, vice-presidente del gruppo di lavoro sulla mitigazione dei cambiamenti climatici dell’Intergovernmental Panel on Climate Change – Ipcc, e membro del comitato strategico del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.
Francesco Bosello, professore al dipartimento di Scienze ambientali, informatica e statistica, coordinatore della divisione su impatti e politiche del Cmcc e co-direttore dello European Institute on Economics and the Environment, è invece arrivato 874°. Carlo Giupponi, professore al dipartimento di Economia, lo troviamo al 941°, co-coordinatore del Research Institute for Complexity di Ca’Foscari.
La lista, come chiarisce Reuters, non pretende di identificare i “migliori” o i “più importanti”, ma tenta di misurare e costruire un ranking basato sull’influenza degli studiosi che si occupano di cambiamenti climatici. Per farlo, combina tre graduatorie.
La prima prende in considerazione la quantità di articoli scientifici prodotti sul tema, esaminando titoli e abstract delle pubblicazioni. Il secondo aspetto è legato alle citazioni, con un meccanismo che tiene conto della performance relativa alla media nella disciplina di riferimento. L’aspetto innovativo è rappresentato dalla terza dimensione presa in esame, diretta a misurare la risonanza che lo studio ha ottenuto sia in ambito accademico che politico e sociale.
Ogni lavoro, infatti, ottiene un punteggio, chiamato Altmetric, relativo ai risultati in termini di visibilità mediatica, documenti di policy, riscontri sui social media. Un modo insomma, secondo Reuter, per misurare l’influenza del lavoro scientifico nel mondo di tutti i giorni. Il punteggio finale di ogni scienziato si basa sulla somma di ogni classifica.
In classifica, anche gli scienziati Silvio Gualdi (837°) e Antonio Navarra (841°), membri del collegio didattico del dottorato del master di ricerca in Scienza e Gestione dei Cambiamenti Climatici di Ca’Foscari. La classifica degli scienziati italiani più influenti al mondo è guidata da Massimo Tavoni, docente al Politecnico di Milano, al 161esimo posto. Completa il podio Francesco Nicola Tubiello (Fao) al 199esimo posto e Luc Feyen (Ispra) al 218esimo posto. La classifica è guidata da Keywan Riahi, a capo dell’Istituto internazionale austriaco per l’analisi dei sistemi applicati che nel 2019 ha realizzato uno studio che conferma come esista una relazione causale tra clima, conflitti e migrazione. —
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