«Manutenzione dei monumenti importante come il restauro»
La raccomandazione alla città delle istituzioni che finanziano gli interventi Programmati nuovi lavori per circa 10 milioni di euro per l’anno in corso
E.T.
La manutenzione - ordinaria e straordinaria - ancora più importante del restauro per salvaguardare i monumenti veneziani. È questa la raccomandazione che arriva dall’Assemblea Generale dei Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia che si è riunita per il secondo anno online per l’emergenza Covid.
I restauri - questo è il senso del messaggio - che i Comitati finanziano in città non bastano se poi non si ha cura anche di manutenerli e sottoporli a un monitoraggio costante sulle loro condizioni. «In queste circostanze», ha sottolineato in apertura di seduta la presidente dei Comitati Paola Marini, facendo riferimento al Covid e ai lockdown, «dopo l’acqua granda della fine del 2019, di cui si stanno ancora riparando i danni, l’impegno dei Comitati è ancora più importante e significativo». Lo scorso anno sono stati realizzati dai Comitati progetti di restauro e ricerca per circa 4 milioni di euro e attualmente ne sono impegnati circa 10 per progetti in corso o in fase di avvio. I Comitati, “sfrattati” dopo molti anni dall’Unesco dalla sede di Palazzo Zorzi, hanno trovato ora una nuova casa nella sede veneziana della Fondazione Di Venezia. Presentata anche la nuova “Carta di Venezia per la cultura urbana”, che sarà presentata pubblicata in ottobre al Padiglione Italia della Biennale.
Accolti due nuovi soci – la Fondazione Vac dalla Russia e l’associazione We are here Venice – che fa salire a 26 i membri dell’Associazione in rappresentanza di dodici Paesi. Presentato anche il nuovo programma dei restauri - in corso e in avvio - da parte dei vari Comitati Privati. Particolarmente attivo, come sempre, quello americano Save Venice, già intervenuto con un programma di manutenzioni straordinarie nelle chiese veneziane più colpite dopo l’acqua alta eccezionale del novembre 2019. Tra gli interventi più significativi, quelli sui mosaici e sulla cripta della Basilica di Torcello, sul ciclo di Carpaccio della Scuola Dalmata di San Giorgio degli Schiavoni , sull’Assunta di Tiziano dei Frari e sul Leone di San Marco, sempre di Carpaccio, a Palazzo Ducale. Save Venice con il Comitato britannico Venice in Peril Fund stanno intervenendo anche sull’Iconostasi della Basilica torcellana di Santa Maria Assunta.
Da ricordare anche l’azione del Comitato italo-Statunitense Venetian Heritage che finanzia tra l’altro il restauro del pavimento musivo con pavoni della Basilica di San Marco e il progetto espositivo del Museo di Palazzo Grimani. La Fondazione Svizzera Pro Venezia sta monitorando la facciata e la copertura della chiesa e del campanile di San Stae e numerosi sono anche gli interventi dell’Istituto veneto per i Beni Culturali, tra cui la manutenzione del pavimento della Ca’ d’Oro. Impossibile citare tutti i restauri in programma che restano, per fortuna, numerosi. —
E.T.
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